La meccanica italiana esporta 780 milioni di euro nei Paesi Asean

15 apr 2018
Il 2017 chiude in leggero calo rispetto al 2016

L'export dell'industria meccanica verso i Paesi Asean è positivo. Il totale degli scambi commerciali si attesta a circa 780 milioni di euro. Nel 2017 si è registrato un leggero calo delle esportazioni (-2,8%) verso i Paesi dell'Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico. Gli scambi commerciali con l'Indonesia sono cresciuti del +35,9% e con le Filippine del +38,6%, mentre Tailandia e Singapore hanno ridotto gli ordini rispettivamente del 41% e del 31,3%. I dati sono stati elaborati dall'Ufficio studi Anima in occasione del summit a Singapore promosso da  The European House - Ambrosetti nella giornata di oggi e domani.

«Ci aspettiamo una grande richiesta di tecnologie di alta efficienza energetica di classe a partire dagli impianti di raffreddamento e dalla tecnologia di trattamento delle acque, nonché componenti industriali e attrezzature (valvole, pompe, attrezzature a pressione, turbine) dai più grandi mercati dell'ASEAN, mentre le tecnologie di costruzione e tecnologie alimentari in particolare dal Vietnam e dalle Filippine» ha affermato Alberto Caprari, Presidente Anima Confindustria e CEO Caprari Spa.

Nei prossimi tre anni Anima Confindustria mira a rafforzare i legami con il governo, le istituzioni, le associazioni di commercio dei Paesi Asean. Lo farà attraverso fiere, missioni B2B ed eventi dedicati alla vetrina dell'eccellenza tecnologica italiana. Ospiterà anche le sessioni B2B in Italia dedicate ai partner dell'ASEAN. Dal 5 al 7 settembre 2018 Anima Confindustria tornerà a Singapore con Ice e MCE Asia Exhibition.

DETTAGLI PAESI ASEAN:

MALESIA

L'export complessivo della meccanica italiana verso la Malesia è pari a 187 milioni di euro, una cifra in forte crescita rispetto al 2016 (+17%).

Le tecnologie nostrane che sono state maggiormente importate in Asean nel 2017 sono le valvole e i rubinetti, con 47 milioni di euro, che dimostrano un incremento a doppia cifra rispetto all'anno precedente (+20%). Mentre la quota di export di turbine a gas si è fermata a 33 milioni di euro, registrando così un decremento del -19%. Bene invece la caldareria, che registra un  +27% pari a 30 milioni di euro. Un salto in avanti lo fanno le turbine a vapore con 17 milioni di euro di contro allo 0,6 milioni di euro del 2016. Stupisce anche il trend delle pompe (15 milioni di euro pari al +14%). Una buona performance è quella dei forni industriali (9 milioni di euro di contro al 1,5 milioni di euro del 2016).

INDONESIA

Anche l'Indonesia presenta un deciso incremento rispetto al 2016 (177 milioni di euro  pari a un +36%). I settori che esportano maggiormente sono le turbine a gas (65 milioni di euro contro i soli 10 milioni di euro del 2016), le macchine e gli impianti per sollevamento e trasporto (18 milioni di euro  pari a -15%), le macchine edili stradali, minerarie ed affini (13 milioni di euro pari a +37%), valvolame e rubinetteria (12 milioni di euro pari a +37%), la caldareria (11,5 milioni di euro -15%) e le pompe (9,8 milioni di euro +15%).

SINGAPORE

Singapore soffre una battuta d'arresto dell'export che cala a  127 milioni di euro (-31% rispetto al 2016). Solo il settore della caldareria ha registrato un incremento (+44% pari a +7,5 milioni di euro), mentre le altre tecnologie hanno esportato meno: valvolame e rubinetteria (29,5 milioni di euro pari a -28%), macchine edili stradali, minerarie ed affini (-3,5%), turbine a gas (-58%), pompe (-48%) e macchine e impianti per sollevamento e trasporto (-31%).

TAILANDIA

Anche la Tailandia ha subito un calo importante: l'export italiano è sceso del -41% rispetto al 2016 per una cifra pari a 106 milioni di euro. Segni negativi sono registrati da pompe (-16,7% pari a 18 milioni di euro), valvolame e rubinetteria (-62% pari a 17 milioni di euro), macchine per caffè espresso (-5% pari a 12 milioni di euro), turbine a gas (11 milioni di euro contro i 34 milioni di euro del 2016).

VIETNAM

Buona la performance dell'export  verso il Vietnam che nel 2017 ha toccato quota 86 milioni di euro (+15% rispetto al 2016).

Molto bene i forni industriali (12,6 milioni di euro nel 2017 rispetto a 5 milioni di euro del 2016) e le macchine e impianti per sollevamento  e trasporto  (6,6 milioni di euro nel 2017 pari a +79% rispetto al 2016) così come macchine edili stradali minerarie ed affini (4,8 milioni di euro nel 2017 pari a +78% rispetto al 2016). Male l'andamento delle pompe (11 milioni di euro nel 2017 pari a -6,4% rispetto al 2016) e valvolame e rubinetteria (9,7 milioni di euro nel 2017 pari a -45% rispetto al 2016).

FILIPPINE

L'export verso le Filippine è in crescita (74,6 milioni di euro pari a +38,6%). I settori che esportano maggiormente sono macchine e impianti per l'industria molitoria: 28 milioni di euro (+133%), pompe idrauliche: 10 milioni di euro (-9,8%), macchine e impianti per sollevamento e trasporto: 8,4 milioni di euro (+120%) e macchine edili stradali, minerarie ed affini: 5,7 milioni di euro (+13%).

LAOS

Nel 2017 l'export è stato di 10 milioni di euro contro 1,6 milioni di euro del 2016. Si tratta unicamente di apparecchiature del settore macchine edili, stradali, minerarie ed affini. 

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ANIMA Confindustria Meccanica Varia ed Affine 

è l'organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 213.000 addetti per un fatturato di 46,7 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 57,9% (dati riferiti al preconsuntivo 2017). I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: macchine ed impianti per la produzione di energia e per l'industria chimica e petrolifera - montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie ed attrezzature per acqua e prodotti alimentari; tecnologie e prodotti per l'industria; impianti, macchine prodotti per l'edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell'uomo e dell'ambiente; costruzioni metalliche in genere.