L’EVOLUZIONE DEL GAS NATURALE PER AUTOTRAZIONE. LA SINTESI DEL WEBINAR DI FEDERMETANO.

20 dic 2021
Esponenti della politica e della ricerca hanno dialogato sui recenti eventi che stanno coinvolgendo il settore. Intervenuti: il Sen. Paolo Arrigoni, l’On. Vannia Gava, il Sen. Salvatore Margiotta, l’On. Sara Moretto e il Dott. Valerio Paolini del CNR-IIA.

“Possiamo e dobbiamo avere un ruolo importante nella partita per la decarbonizzazione. Siamo il settore dei 1.500 punti vendita che coprono tutto il territorio nazionale e che già oggi veicolano il 30% di carburante bio. Sono orgoglioso di rappresentare un comparto i cui operatori, in un periodo di difficoltà enorme, si stanno comportando con senso di responsabilità pur in assenza al momento di comprensione e sostegno da parte del Governo”, così Dante Natale - Presidente di Federmetano.

 

Venerdì 17 dicembre si è tenuto il webinar L’evoluzione del gas naturale per autotrazione, organizzato da   Federmetano con l’obiettivo di fornire a operatori del settore e utenti un quadro esaustivo della situazione attuale del comparto e delle sfide che questo sta affrontando e affronterà.

A moderare l’incontro Corrado Chiominto, capo redattore della redazione economico-finanziaria dell’Ansa. Il giornalista nel corso della mattinataha accompagnato gli spettatori in un percorso definito dagli interventi di esponenti della politica e della ricerca, oltre chedi Federmetano.

 

“Abbiamo deciso di organizzare questa giornata dato il sovrapporsi di provvedimenti e situazioni che stanno avendo un pesante impatto sul nostro settore, a cominciare dal Fit for 55 Package. Se le finalità del pacchetto legislativo sono certamente condivisibili in vista del benessere dell’ambiente in cui viviamo, non condividiamo per  il percorso individuato per arrivare ai risultati indicati. Sancire la fine del motore endotermico, al 2035, è un errore che bloccherà gli investimenti e gli sviluppi che in questi anni si sono succeduti e che sono in programma in merito ai biocarburanti.

Porsi obiettivi così ambiziosi come quelli del Pacchetto Fit for 55, in termini di riduzione di CO2, e pensare di riuscire a realizzarli attraverso un’unica tecnologia è un obiettivo non perseguibile realisticamente. È necessario dare modo ai biocarburanti, in particolare al biometano, di fare la propria parte nella partita per la decarbonizzazione, secondo il principio di neutralità tecnologica.

A questa situazione si è aggiunto, dal 1 di ottobre, uno tsunami prezzi che purtroppo negli ultimi giorni ha acquistato maggiore forza. Nell’ambito dei frequenti incontri con diversi esponenti della politica abbiamo riscontrato appoggio e impegno nel portare avanti le istanze del nostro settore. Istanze che coincidono con gli obiettivi di salvaguardia di un comparto vitale per l’economia del nostro Paese”, così il Presidente di Federmetano - Dante Natali - in apertura del webinar.

 

Il primo tema affrontato è stato quello del caro prezzi. Il Presidente Natali ha ribadito che “le cause dell’attuale tensione del mercato del gas sono molteplici. Certamente sul nostro settore sta confluendo una serie di tensioni geopolitiche il cui andamento influisce pesantemente sul prezzo del gas, tanto da portarlo oggi a 126 cents/smc. Cifre mai viste in 70 anni di storia e che nessuno avrebbe mai immaginato, se consideriamo che dal 2005 a oggi il prezzo medio annuale del gas si è sempre attestato intorno ai 24,50 cents/smc.

La situazione costituisce per noi una forte preoccupazione, poiché le conseguenze di tale andamento del mercato si abbattono sugli operatori del settore, imprenditori e lavoratori che rappresentano una eccellenza nazionale, e su una utenza che dimostra di avere una grande fiducia nel gas naturale per auto e che ha compiuto una scelta dettata da motivazioni sia ecologiche sia economiche. Parimenti penso agli autotrasportatori che hanno scelto mezzi a LNG, contribuendo così a un trasporto sostenibile, e che si trovano oggi ad affrontare tale criticità”.

 

Tra le misure chieste da Federmetano, nell’ambito di un confronto con i decisori politici che dura da mesi, l’applicazione dell’IVA agevolata al 5% anche all’uso autotrazione con la possibilità di traslare questo.

A tal proposito il Sen. Paolo Arrigoni - 13a Commissione Territorio, ambiente, beni ambientali – è intervenuto affermando che: “a fronte del caro energia sono stati messi in atto interventi temporanei importanti, che hanno tutelato 29 milioni di famiglie e 6 milioni di micro imprese, poi gli utenti domestici vulnerabili. Sono, per , rimasti fuori da queste misure le piccole, le medie e le grandi imprese, le pubbliche amministrazioni e il gas per autotrazione che non ha beneficiato dell’agevolazione dell’IVA al 5%, nonostante la Lega, ma non solo, abbia presentato emendamenti e ordini del giorno in tal senso. Un’ora fa è stato depositato in Commissione Bilancio l’emendamento del Governo in cui l’agevolazione dell’IVA al 5% non è stata estesa al gas per autotrazione. Garantisco che, come Lega, entro domani mattina presenter  dei subemendamentiaffinché l’IVA agevolata possa essere estesa al gas uso autotrazione. Il Paese soffre molto e dal punto di vista del caro energia bisogna fare di più, occorre mettere in campo misure strutturali”.

 

Il Sen. Arrigoni si è poi concentrato sulla transizione energetica, ribadendo come “è importante riconoscere il ruolo strategico che ha il gas naturale. Abbiamo chiesto l’inserimento del gas naturale nella tassonomia Ue in tempi non sospetti e pare che questo stia accadendo. Sciagurata l’idea di mettere al bando i motori a combustione interna dal 2035. Se non imporremo in Europa l’adozione del metodo di calcolo delle emissioni di CO2 basato sul Life Cycle Assessment (LCA) prenderemo in giro le future generazioni e l’ambiente”.

 

Il Sottosegretario di Stato On. Vannia Gava, tramite una nota inviata a Federmetano in occasione del webinar, ha evidenziato che “una delle componenti fiscali che maggiormente incide sul prezzo finale del gas per autotrazione è data dall’IVA… il Governo deve  valutare una temporanea riduzione dell’aliquota IVA per il metano per autotrazione, tanto che il ministero dell’Economia ha investito in seno al consiglio Ue una proposta di direttive sulle aliquote IVA che consentirebbe agli Stati membri una riduzione delle aliquote di determinati prodotti energetici. Sulla base degli obiettivi del PNIEC e delle indicazioni della Commissione europea, l’utilizzo del gas sarà ancora necessario nel breve e nel medio periodo per ultimare il percorso di transizione energetica verso l’obiettivo di decarbonizzazione al 2050”.

 

Il biometano come chiave per un trasporto immediatamente sostenibile, è quanto emerso nella seconda parte della mattinata, dedicata al virtuoso carburante. Il Presidente Natali ha illustrato le potenzialità del biometano: combustibile 100% rinnovabile, totalmente made in Italy, utilizzabile esattamente come CNG e LNG di origine fossile, ma con emissioni di CO2 pari a zero, su ogni veicolo attualmente alimentato a gas naturale senza necessità di modifiche motoristiche. Una soluzione in grado di soddisfare molteplici esigenze di trasporto, da quello leggero a quello pesante su distanze di migliaia di km.

 “Il biometano è una realtà. Il nostro settore è fortemente all’avanguardia per quanto riguarda la decarbonizzazione. Nel 2020 il 20% di metano usato in autotrazione era di origine bio – circa 2,04 mld di km sono stati percorsi dagli 1,088 milioni di veicoli a gas naturale attualmente circolanti in Italia a impatto zero – percentuale che è stata stimata del 30% per il 2021. Risultati importanti che certamente devono essere incrementati – a fronte del biometano che si andrà a produrre al 2026, pari a circa 3,5 mld Sm3 per tutti gli usi (fonte PNIEC e PNRR) – nel trasporto pubblico locale (TPL), nel trasporto leggero e in quello pesante”. 

 

Potenzialità che hanno trovato riscontro nell’intervento del Dott. Valerio Paolini, ricercatore presso il CNRIIA Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto sull’Inquinamento Atmosferico.

Paolini ha rilevato come i biocarburanti sono, già oggi, una soluzione vincente in risposta al 6,5% di gas climalteranti emessi da camion e bus in Europa. Nello specifico “un ruolo strategico è giocato dal biometano, in virtù del suo minore impatto sulla qualìtà dell’aria e delle biomasse disponibili in Europa. In Italia abbiamo la fortuna di avere un enorme potenziale di biometano, una infrastruttura pronta e capillare e un importante numero di autovetture e mezzi già alimentati a gas naturale”.

Paolini, facendo riferimento al recente studio del CNR-IIA sul bioLNG, ha poi ricordato il notevole contributo alla decarbonizzazione         che    deriverebbe       dal        suo       utilizzo nel        trasporto           pesante

(https://www.federmetano.it/2021/11/12/biocng-e-biolng-i-motori-della-decarbonizzazione/).

Un contributo decisivo se consideriamo che nel periodo gennaio-novembre 2021 sono stati immatricolati oltre 1.300 mezzi pesanti alimentati a metano, di questi ben 925 sono alimentati a LNG con un +33,5% rispetto allo stesso periodo del 2020 (dati ANFIA). Quasi 4.000 sono i mezzi che si muovono a LNG immatricolati in Italia dal 2014 a novembre 2021. Mezzi che comportano un abbattimento del particolato – PM10, PM2,5 -, un calo degli inquinanti locali – NOx e SOx – e una riduzione del 20% delle emissioni di CO2. Veicoli che potranno essere alimentati in misura sempre maggiore a bioLNG, al crescere della sua disponibilità.

Benefici ambientali del gas naturale/biometano che, come più volte emerso durante il webinar, sono coadiuvati anche dalla sua fruibilità, data da un’infrastruttura esistente e capillare che nel corso di 10 anni ha raggiunto numeri importanti, passando dai 796 punti vendita CNG nel 2011 agli oltre 1.500 attuali, di cui 109 LNG. Infrastruttura che non richiede ulteriori investimenti, che è pronta anche per le future miscele metano/idrogeno e la cui evoluzione sta procedendo attraverso una progressiva selfizzazione.

 

In tema di self-service Natali ha ricordato che “dopo un lungo tavolo di lavoro condiviso con i Vigili del Fuoco, partito ad aprile 2017, siamo arrivati a marzo del 2019 ad avere il Decreto self-service metano.  Uno strumento legislativo che, per la prima volta, ci consente di fornire a chi si muove a metano un servizio efficiente, in grado di porre il settore nelle condizioni di competere ad armi pari con gli altri carburanti. La possibilità di fare rifornimento in modalità self-service, inoltre, fa sì che si possa soddisfare un tipo di utenza finora mai raggiunto, ossia tutti coloro che per motivi di lavoro hanno la necessità di rifornire i propri veicoli anche nelle ore notturne e nei giorni festivi. Da novembre 2020 è online il portale tramite cui gli utenti possono accedereal tutorial di formazione, elaborato da Snam, che consente loro di avere la formazione necessaria, e dunque l’abilitazione, per procedere al rifornimento in piena autonomia e sicurezza. Al momento ci sono già diverse stazioni di servizio che sono state dotate di tale soluzione”.

 

Sul tema è intervenuto anche il Sen. Salvatore Margiotta - 8ª Commissione - Lavori pubblici, comunicazioni- il cui lavoro è stato decisivo per il perseguimento di questo traguardo: “ci tenevo a esserci perché è una delle questioni di cui mi sono occupato quando rivestivo l’incarico di Sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ho sempre creduto nel concetto di neutralità tecnologica. Se poi per  non si mettono allo stesso livello tutte le soluzioni che diminuiscono le emissioni, o che come nel caso del biometano arrivano a emissioni negative, il concetto di neutralità tecnologica rischia di essere proclamato ma non praticato. Ecco perché cerco di dare una mano in questa direzione e questa volta un risultato è stato ottenuto. Quando la ministra De Micheli e io siamo stati interessati da Federmetano in merito, siamo riusciti a rendere possibile per i possessori di PV la realizzazione del self-service. Continuer  a essere compagno di strada di chi, come Federmetano, dà un contributo serio alla riduzione delle emissioni e contemporaneamente rende migliore e più semplice la vita dell’utente”.

 

Considerati i benefici ambientali del biometano, la possibilità per gli utenti di utilizzare i medesimi mezzi oggi alimentati a CNG, la capillarità della rete e la sua progressiva selfizzazione, ne deriva che l’unico nodo da sciogliere è quello della revisione dei serbatoi. 

Il Presidente Natali ed Enrico Franciosi, Responsabile Comparto Costruttori Federmetano, nel corso dei loro interventi hanno evidenziato che il comparto è in una situazione di forte criticità dovuta ad alcune complicazioni legislative in materia di revisione dei serbatoi, con una normativa ormai divenuta inadeguata e obsoleta per la realtà del settore.

Criticità che vede l’Associazione protagonista di un intenso dialogo con le Istituzioni preposte, al fine di  garantire all’utente un celere servizio, altamente qualificato, nel rispetto della sicurezza e dell’ambiente, oltre che economicamente sostenibile (https://www.federmetano.it/2021/11/29/revisione-serbatoi-metano-leproposte-di-federmetano/). “L’auspicio di Federmetano è dare, all’utenza e al settore automotive, un messaggio di incoraggiamento affinché continuino a credere e a investire in questo virtuoso carburante, nel quale l’Italia è leader a livello europeo e che oggi, grazie al biometano, rappresenta una reale opportunità ecologica e di crescita per il Paese”, ha concluso Enrico Franciosi.  

A chiudere il focus sul tema semplificazione revisione serbatoi l’On. Sara Moretto, Segretario della X Commissione – Attività produttive, commercio e turismo, che tramite una nota inviata a Federmetano ha ribadito: “in questi mesi il confronto con la vostra Associazione è stato prezioso per confermare alcune mie posizioni nell’ambito del più ampio tema della transizione ecologica ma anche per comprendere meglio alcuni aspetti tecnici fondamentali per le tante imprese del comparto. Anche in queste poche righe voglio ribadire con convinzione che gli obiettivi climatici, ambiziosi e condivisi, devono essere perseguiti con assoluto pragmatismo e osservando il principio di neutralità tecnologica. Scelte ideologiche che individuano una sola strada, quella dell’elettrico, anche nella mobilità, rischiano di lasciare indietro pezzi di Paese: famiglie e imprese. Il metano e il biometano costituiscono a mio parere due componenti strategiche di quel mix di fonti che pu  avviare l’Italia a una maggiore sostenibilità e indipendenza energetica”.  

L’On. Moretto infine ha tenuto a precisare che “per questi motivi sostengo e sosterr  le misure che incentivano la trasformazione dei veicoli, che supportano la rete di distribuzione del carburante, che accompagnano le officine nell’assistenza a questo tipo di mobilità. La semplificazione delle procedure e delle norme per la riqualificazione delle bombole è una di queste misure. I decreti attuativi sono in dirittura d’arrivo presso i ministeri competenti e non mancherà il mio impegno per garantirne la corretta e rapida adozione”.  

                  

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