PRESENTATO UFFICIALMENTE IL PIANO DI SICUREZZA DELL’ACQUA DI CAZZAGO SAN MARTINO-ERBUSCO-ROVATO

23 lug 2020
– I Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) dal 2017 sono diventati uno strumento importantissimo per ridurre i rischi di inquinamento e garantire la qualità dell’acqua nel sistema idropotabile, dal punto di prelievo sino alla distribuzione (riferimento normativo Decreto del Ministero della Salute del 14 giugno 2017).

Acque Bresciane coordina un Gruppo di Lavoro di esperti, tra cui ATS (Agenzia di Tutela della Salute, ex-ASL), ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale), Ufficio d’Ambito della provincia di Brescia, Università Milano-Bicocca, Fondazione Cogeme Onlus e con essi, insieme al personale tecnico dei comuni individuati, porta a termine piani di monitoraggio ed investimenti utili a migliorare proprio la qualità e sicurezza della risorsa idrica. Nel 2019 la società ha inviato i primi due PSA di Corte Franca e Verolavecchia all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e al Ministero della Salute. Quest’anno è stato elaborato ed inviato il PSA dei 3 comuni della Franciacorta Cazzago San Martino, Erbusco e Rovato. Un unico sistema costituito da 3 acquedotti comunali, che tra loro possono essere interconnessi in caso di necessità, mutuo soccorso e carenze idriche. Alla presenza delle tre Amministrazioni Comunali sono stati presentati stamattina i risultati del lavoro svolto e riportati su apposito materiale esplicativo (in allegato).

Che cosa si è fatto durante lo sviluppo del PSA?

È stata effettuata un’analisi di rischio di tutta la filiera idropotabile, dalla captazione fino al punto di consegna. Con la collaborazione dell’Università Milano Bicocca e di ARPA Lombardia è stato elaborato uno studio delle falde sotterranee da cui l’acqua viene prelevata. Una dettagliata analisi statistica dei dati e dei campioni di qualità dell’acqua (degli ultimi 5 anni) è stata poi eseguita da Acque Bresciane, ATS e ARPA sia presso i pozzi sia nella rete di distribuzione. Inoltre sono state ispezionate tutte le infrastrutture del sistema idrico, il che ha consentito di evidenziare eventuali criticità, e altresì programmare correlati interventi di manutenzione.

Da dove proviene l’acqua potabile dei comuni di Cazzago San Martino, Erbusco e Rovato?

 I tre comuni sono riforniti esclusivamente con acqua prelevata da falde sotterranee grazie a 13 pozzi che pescano fino a 180 metri di profondità e in alcuni casi caricano dei serbatoi di accumulo, garantendo così l’approvvigionamento idrico attraverso la rete di distribuzione.

Quanti controlli vengono effettuati all’anno sull’acqua potabile?

Per controllare la qualità dell’acqua, Acque Bresciane e l’Agenzia di Tutela della Salute (ATS - ex ASL) eseguono campionamenti presso alcune fontanelle della rete e presso i pozzi, analizzando oltre 100 parametri chimici, fisici e microbiologici, come previsto dalla normativa. Gli esiti dei controlli confermano il rispetto dei limiti per la potabilità e l’acqua di questi 3 comuni è considerata di buona qualità. Sul sito aziendale, nella sezione dedicata, è possibile conoscere la qualità dell’acqua nel proprio comune (https://www.acquebresciane.it/public/acquebresciane- portal/it/home/qualita-acqua ).

Quali sono i risultati raggiunti con questo PSA?

 L’analisi di rischio ha evidenziato una presenza diffusa di nitrati nelle falde acquifere che, sebbene rispettino il requisito di potabilità, hanno portato a prevedere un’azione sinergica con gli enti locali e quelli predisposti alla salvaguardia dell’ambiente. Inoltre, è stata prevista una programmazione efficace delle attività di manutenzione e di verifica del funzionamento degli impianti.

Come possono i cittadini accedere alle informazioni sul PSA e sulla qualità dell’acqua del proprio rubinetto?

Sul sito aziendale è presente una sezione dedicata ai PSA (https://www.acquebresciane.it/public/acquebresciane-portal/it/home/societa/piano-sicurezza- acque) in cui il cittadino può accedere ai contenuti del progetto, al video illustrativo e ai depliant in formato digitale in cui sono spiegate le caratteristiche dell’acquedotto, la qualità dell’acqua nel proprio comune e le risposte ad alcune curiosità frequenti dei consumatori. “Un progetto con l’intento di migliorare la sicurezza, prevenire i rischi e incrementare ulteriormente i livelli di qualità dell’acqua che beviamo, ottimizzare la frequenza dei controlli ed i parametri analizzati attraverso l’elaborazione di un piano di monitoraggio e di investimenti” afferma l’Ing. Sonia Bozza, responsabile Area Ovest Esercizio SII di Acque Bresciane e coordinatrice del progetto dei PSA. E continua: “In seguito alla conoscenza approfondita delle falde acquifere, del territorio e dell’acquedotto, avremo un’acqua più sicura, grazie alla gestione preventiva dell’acquedotto; un piano d’ interventi migliorativi, studiato per aumentare il livello di sicurezza degli impianti; un’attiva e costante condivisione di dati e competenze tra gestore ed enti di controllo”.

A conferma dell’impegno profuso dalla società anche il Presidente di Acque Bresciane Gianluca Delbarba: "I piani di sicurezza dell'acqua sono un progetto in cui Acque bresciane crede fortemente anche perché ha una duplice valenza. Da un lato garantire la massima sicurezza del sistema idropotabile e dall'altro quello di indurre i cittadino ad utilizzare sempre più l'acqua del rubinetto, contrastando così l’inquinamento. Un tema, quello della sostenibilità ambientale, a cui diamo sempre più peso e centralità "