Risale la progettazione a febraio: +57,2% in numero e +114,8% in valore su gennaio che però rimane in calo su febbraio 2021: -34,8% in numero e -5,3% in valore. In nove mesi con il decreto Semplificazioni PNRR quasi dimezzati i bandi di gara. 37 gli appalti integrati per 1.514,4 milioni (22,0 di progettazione)
Rimbalzo a febbraio del mercato pubblico della progettazione: rilevate 239 gare per un valore di 78,9 milioni di euro; rispetto a gennaio il numero cresce del 57,2% e il valore del 114,8%. Ancora in calo rispetto a febbraio 2021, -35,4% in numero e -5,3% in valore. Le gare pubblicate sulla gazzetta europea sono state 81, con un valore di 69,1 milioni di euro, solo in uno di questi si è scelto il massimo ribasso come criterio di aggiudicazione.
Gli accordi quadro per servizi di progettazione a febbraio sono stati solo 35per un valore di 26,3 milioni di euro, sul totale dei bandi hanno raccolto il 14,6% del numero dei bandi e il 33,3% del valore totale.
Nel primo bimestre del 2022 per servizi di sola progettazione sono stati pubblicati 391 bandi con un valore di 115,7 milioni di euro, -39,0% in numero e -11,6% in valore sui primi due mesi del 2021.
Il crollo del numero delle gare di progettazione inizia con l’entrata in vigore a maggio del decreto 77 sulle semplificazioni Pnrr, che ha innalzato la soglia per gli affidamenti diretti a 139.000: negli ultimi nove mesi (giugno 2021-febbraio 2022), rispetto agli nove mesi precedenti (settembre 2020 maggio 2021)il numero dei bandi scende del 42,8%.
“Febbraio, pur in recupero su gennaio, rimane in campo negativo– ha commentato il presidente dell’OICE, Gabriele Scicolone a corredo dei dati dell’Osservatorio OICE-Informatel – e il primo bimestre chiude con calo del 39,0% in numero sul 2021. La spaventosa guerra scatenata dalla Russia, oltre alle gravissime preoccupazioni per le terribili condizioni del popolo Ucraino, sta minando l’economia dei paesi europei rischiando di compromettere la ripresa economica che si stava affacciando dopo il contenimento della pandemia da coronavirus. Da più parti, a Bruxelles innanzitutto, si inizia a parlare di rivedere le priorità del Recovery Plan alla luce dei drammatici eventi. Se sarà così, benissimo, noi siamo al servizio del Paese, ci mancherebbe. Rimarrà comunque ferma l’esigenza di fare bene e rapidamente le cose prioritarie, soprattutto per il risparmio energetico ma anche per le infrastrutture e quindi si rivedano pure le priorità, ma si assicurino soprattutto supporti tecnici alle amministrazioni con accordi quadro su base regionali per fare decollare la progettualità e gestire al meglio la fase esecutiva. Sentiamo poi l’esigenza di arrivare in tempi rapidi al nuovo codice appalti e quindi definire una delega equilibrata che restituisca un regime ordinario ad un settore stravolto da deroghe a principi fondamentali come trasparenza, concorrenza e centralità della progettazione esecutiva; è necessario anche riscrivere le regole dei rapporti fra operatori economici e amministrazioni e semplificare la burocrazia legata alla partecipazione alle gare. Con la digitalizzazione, e non solo, si può fare e così recupereremo il gap con gli altri Paesi dove partecipare ad una gara non è un percorso ad ostacoli denso di insidie ad ogni passo.”
Per interventi finanziati o da finanziare con il PNRR l’Osservatorio OICE rileva che nei cinque mesi da ottobre 2021, per servizi di progettazione, altri servizi di architettura e ingegneria e appalti integrati, i bandi di gara sono stati 172, nel mese di febbraio 62 gare, sempre in febbraio sono stati rilevati 351 avvisi per l’individuazione di soggetti (enti pubblici, imprese, associazioni, enti del terzo settore) interessati a partecipazioni in partenariato pubblico-privato.
In recupero a febbraio anche il mercato di tutti i servizi di architettura e ingegneria, infatti nel mese le gare sono state 371, con un valore di 188,0 milioni di euro, che rispetto a gennaio crescono del 48,4% nel numero e del 143,0% nel valore; il confronto con il mese di febbraio 2021 vede il numero calare del 39,0% e il valore salire del 42,6%. In profondo rosso i dati dei primi due mesi: -43,6% in numero e -16,7% in valore sul 2021.
I tempi medi di aggiudicazione delle gare indette nel 2019, in base ai dati pervenuti fino a febbraio, sono stati pari a 283 giorni, le gare indette nel 2020 aggiudicate hanno un ritardo di 229 giorni. Le informazioni sulle gare del 2021 aggiudicate danno un ritardo di 146 giorni.
I bandi per appalti integrati rilevati nel mese di febbraio sono stati 37, con valore complessivo dei lavori di 1.514,4 milioni di euro e con un importo di progettazione stimato in 22,0 milioni di euro. Rispetto a gennaio il numero cala del 14,0% e il valore cresce del 63,5%, il confronto con febbraio 2021 vede il numero crescere del 68,2% e il valore del 552,8%.
Nel primo bimestre gli appalti integrati crescono del 27,0% in numero e del 402,1% in valore sul primo bimestre 2021.