L'intervento, in collaborazione con AB, Corradi e Ghisolfi e Start Engineering, consentirà una produzione annua di biometano avanzato da reflui zootecnici e scarti agricoli pari a 8.000.000 Smc, equivalente al fabbisogno di circa 8.000 famiglie.
L'accordo, per settori come geotermia, recupero di minerali da fluidi acquosi nel sottosuolo e CCUS, firmato dal presidente del CNR Lenzi, sarà coordinato dal Dipartimento Scienze del sistema Terra e tecnologie per l’ambiente.
Il CEO Hernádi: "Abbiamo lasciato alle spalle un periodo piuttosto intenso. Neanche queste sfide sono riuscite a distoglierci dal percorso. Tuttavia, abbiamo dovuto rivedere la nostra guidance per quest'anno".
Per le aziende la principale leva motivazionale è stata di natura economica: l'81,3% teme infatti rialzi ulteriori del costo dell'energia a causa di gravi eventi internazionali, come la guerra in Ucraina.