Dopo il passaggio in giunta lo scorso 28 novembre, il Piano è stato presentato in questi giorni alla città, entrando di fatto nella fase operativa
Verona avvia un nuovo percorso per affrontare la transizione ecologica, con il supporto dei ricercatori dell’Università Iuav di Venezia, che guarda al medio e lungo periodo, indicando le azioni da intraprendere da qui ai prossimi anni per rispettare la dead line europea in materia di clima, energia, trasporti e fiscalità, le iniziative politiche proposte dalla Commissione europea nel Patto Verde per raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050.
Obiettivo è quello di ottenere uno strumento operativo in grado di incidere direttamente su tutti i processi decisionali dell’Amministrazione scaligera e, conseguentemente, su quelli dei singoli privati: tre gli step in cui è snodato in una stretta sinergia ente-ateneo, ovvero analisi e studio della pianificazione vigente all’interno del Comune; interpretazione dei dati e confronto con l’Amministrazione; elaborazione finale di proposte operative.
“Oggi presentiamo al pubblico il Piano di transizione ecologica nell’ambito delle iniziative di Viviamo Verona, che nasce come percorso di revisione degli strumenti urbanistici, del Piano regolatore comunale, del piano di assetto territoriale e piano degli interventi e d accoglie altri progetti di pari valore come questo che guardano al futuro di Verona con un nuova modalità multi sapere, multidisciplinare e trasversale”, ha detto la vicesindaca di Verona Barbara Bissoli.
Quanto ai prossimi step, l’assessore all’Ambiente Tommaso Farrari ha ricordato che “a fine anno verrà concluso il masterplan per la riqualificazione degli edifici pubblici, che punta a far sì che al 2030 i consumi elettrici degli edifici pubblici del Comune di Verona sia autoprodotto da impianti fotovoltaici, con l’Università stiamo avviando un progetto per mappare la salute eco sistemica della nostra città, avere cioè indicatori di biodiversità, qualità dell’aria, isole di calore, superfici fogliate da monitorare nel tempo per capire se i nostri interventi vanno a migliorare la salute eco sistemica del nostro territorio o meno. Stiamo approntando un regolamento per gli eventi nella città di Verona perché minimizzino e riducano al massimo i rifiuti che producono, un regolamento edilizio che sarà aggiornato con una maggiore sensibilità verso i temi della transizione energetica, tutti output, alcuni di pronta operatività, altri più complessi come il nuovo Piano di assetto del territorio, legati da una visione complessiva a 360 gradi”.