Tra i principali elementi dell'accordo: promuovere la diffusione delle conoscenze e delle innovazioni riguardanti le pratiche agricole, in linea con i cambiamenti climatici e la tutela dell'ambiente rurale
Accordo di collaborazione tra ANBI e l'Accademia dei Georgofili per promuovere progetti volti alla tutela dell'ambiente, con particolare attenzione agli ecosistemi fluviali e alle zone umide. È quanto annuncia l’ANBI in una nota, aggiungendo che l'obiettivo principale è garantire un'interazione corretta tra le esigenze di difesa del suolo, l'uso sostenibile delle risorse idriche, il ripristino di ambienti degradati e la protezione della flora e della fauna.
Tra i principali elementi dell'accordo – si legge nella nota - si trovano: promuovere la diffusione delle conoscenze e delle innovazioni riguardanti le pratiche agricole, in linea con i cambiamenti climatici e la tutela dell'ambiente rurale; diffondere informazioni tecniche per garantire la corretta realizzazione di interventi legati alla costruzione e alla manutenzione di un efficace sistema idraulico, comprendente invasi collinari; incoraggiare la modernizzazione delle infrastrutture idraulico-agrarie e sostenere iniziative volte a favorire il ritorno delle comunità locali nelle aree rurali.
“I Georgofili riconoscono da sempre l’importanza del lavoro svolto dai consorzi di bonifica; già da qualche anno, infatti, collaboriamo proficuamente con ANBI Toscana. Poter estendere questo rapporto sinergico a livello nazionale ci rende ancor più determinati sull’importanza fondamentale di affiancare la nostra conoscenza scientifica alla preparazione tecnica dei consorzi, nell’interesse della manutenzione del territorio e dei corsi d’acqua, della regimazione idraulica e dello stoccaggio di riserve idriche, preziose per l’agricoltura in tutta Italia” dichiara Massimo Vincenzini.
“Assieme ai Georgofili pensiamo di scrivere una bella pagina di storia per il bene dell’ambiente, unendo conoscenze e competenze. Siamo molto soddisfatti di questo accordo e siamo certi che ne emergeranno ottimi risultati per il territorio. È una prima risposta, in attesa di leggere il Regolamento UE, al colpo di mano della Commissione che ha approvato il “Nature Restoration” in contrasto con tutte le dichiarazioni e gli impegni assunti con gli agricoltori ed i cittadini europei.” conclude Massimo Gargano.