"Servono infrastrutture idrauliche, capaci di calmierare le esigenze idriche di un Paese alla mercè della crisi climatica".
Se sono bastate poche ore di abbondanti piogge per riportare sopra media i grandi bacini del Nord Italia, non sono sufficienti settimane per superare l’agonia idrica del lago Trasimeno, che si protrae da mesi, né per assicurare confortanti livelli agli specchi lacustri del Lazio. E' quanto si sottolinea nel report settimanale dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche.
“Ancora una volta sono i dati a confermare l’urgente necessità di infrastrutture idrauliche, capaci di calmierare le esigenze idriche di un Paese alla mercè della crisi climatica. Noi non possiamo che ricordare le centinaia di progetti cantierabili, messi a disposizione dai Consorzi di bonifica ed irrigazione lungo l’intera Penisola” commenta Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue).
I recenti eventi meteo estremi - si legge nella nota ANBI - si sono verificati soprattutto a NordOvest, dove il Piemonte Occidentale ha visto oltre 100 millimetri di pioggia in 3 giorni (mm. 122 a Cesana), provocando ampie frane e l’esondazione di numerosi corsi d’acqua (torrente Ripa, rii Dusset e Fosse); nel Novarese, oltre 100 millimetri di pioggia si sono registrati in sole 24 ore. Tutti i fiumi piemontesi hanno visto salire i livelli di portata fino a 10 volte da un giorno all’altro. Ciò è accaduto dopo settimane di deficit pluviometrico soprattutto sul Piemonte meridionale ed occidentale.
In Umbria le piogge non sono state sufficienti a dare ossigeno al lago Trasimeno che purtroppo continua a ristagnare, da oltre un anno e mezzo, ad un livello (ora -m.1,42) largamente inferiore al minimo vitale; una situazione di insufficienza idrica si registra anche per i fiumi, tra i quali solo il Chiascio è sopra la media.
Situazione di difficoltà anche per i laghi del Lazio, dove quello di Bracciano torna sotto la soglia critica di -m.1 sullo zero idrometrico, mentre quello di Nemi è addirittura oltre 10 centimetri più basso rispetto al già insufficiente 2022. Buona, invece, è la condizione dei fiumi con Tevere, Aniene e Fiora sopra media. Su Roma fino ad oggi sono caduti 585 millimetri di pioggia, quando in tutto lo scorso anno se ne erano calcolati appena mm. 459.