Marco Villa, Presidente ANIMP: “Fare sistema e generare consapevolezza anche nelle persone per sostenere le sfide dell’indipendenza energetica”
La due-giorni di ANIMP (Associazione Nazionale di Impiantistica Industriale) a Salerno, incentrata sui temi dell'indipendenza energetica, nuovi scenari geopolitici e strumenti per le imprese, si è conclusa con un patto tra imprese, istituzioni, accademia, finanza e cittadini per collaborare su energia, innovazione e sviluppo sostenibile. E' quanto fa sapere ANIMP in una nota.
L’esigenza di fare sistema - si legge nella nota - è stato il filo conduttore dei dibattiti e delle relazioni, a partire dalle parole dell’ex Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che nel suo intervento ha sottolineato come “la questione industriale non è la questione degli industriali”, evidenziando così l’esigenza di far entrare il tema dello sviluppo sostenibile integrato con la produzione energetica, centrale nelle politiche pubbliche, sia a livello nazionale che europeo dove, troppo spesso, si procede su piani localistici e non continentali.
Il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Salvini, intervenuto all'apertura della due-giorni di ANIMP, ha ricordato che saranno i nuovi organi comunitari, Parlamento, Commissione e Consiglio Europeo, a orientare le scelte strategiche dei prossimi anni. Salvini ha sottolineato l'importanza del possibile contributo del nucleare per bilanciare l'innovazione necessaria con il mantenimento degli obiettivi dell'Agenda 2030 e dell'impegno dell'UE a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
“Il mondo ci chiede meno emissioni. Ma non può fare a meno di energia, anzi. La sfida che il mondo dell’impiantistica industriale, con la politica, le aziende, la ricerca e la finanza deve affrontare in un mondo sempre più ipercomplesso è: più energia e meno emissioni. E questo è un percorso che dobbiamo fare cooinvolgendo tutte le persone, rendendole consapevoli dell’altissima posta in gioco: il nostro futuro”, ha affermato Marco Villa, Presidente ANIMP.
Anche il tema del nucleare è stato al centro di numerose riflessioni durante la due-giorni di ANIMP, prefigurando le prossime iniziative di confronto su questo argomento. L'industria dell'impiantistica italiana, che rappresenta l'11% del PIL e si distingue nel settore dell'export, continua a promuovere il made in Italy a livello globale con la realizzazione di impianti in quasi tutti i continenti. Le discussioni hanno toccato l'evoluzione del contesto geopolitico, l'aumento dei costi energetici, gli obiettivi della transizione energetica, la competitività basata sul rispetto di diritti e leggi di mercato condivise, la ricerca di professionisti e tecnici, e la necessità di integrare fonti energetiche tradizionali e rinnovabili per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Questi temi - si legge nella nota - sono stati trattati dai maggiori esperti italiani del settore, con contributi giuridici, economico-finanziari e relativi alla selezione di forza lavoro e all'attrattività per i giovani. ANIMP continua a presidiare l'innovazione e il presidente Marco Villa ha già anticipato che il focus del prossimo anno sarà sull'intelligenza artificiale e lo sviluppo sostenibile (ESG).