Secondo le stime elaborate, la transizione energetica continuerà, con investimenti crescenti che supereranno in modo significativo quelli relativi alle fonti tradizionali.
Sarà con un mix di fonti energetiche, tradizionali, rinnovabili e innovative, che si potranno raggiungere gli obiettivi della transizione energetica, ecologica e di sviluppo sostenibile al 2030 e al 2050.
A dirlo sono i dati elaborati da ANIMP, Associazione Nazionale Impiantistica Industriale, e presentati a Milano in occasione dell’annuale incontro degli imprenditori, degli Epc (engineering procurement contractor) e dei vertici delle aziende pubbliche e private del settore.
Secondo le stime elaborate dall'associazione, la domanda di petrolio e gas raggiungerà un plateau verso la fine di questo decennio, mentre la futura domanda di gas dipenderà dalla transizione energetica e l’utilizzo di carbone calerà. La transizione energetica continuerà, si legge, anche se a un ritmo un po' più lento di quanto inizialmente previsto, ma con investimenti crescenti che supereranno in modo significativo quelli relativi alle fonti tradizionali.
Nel corso dell’appuntamento, aperto dal Presidente Marco Villa e dal Presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, sono stati esplorati anche gli scenari geopolitici e le loro
Nel mix di fonti energetiche utilizzabili per raggiungere gli obiettivi indicati dalle organizzazioni internazionali, ANIMP ha dedicato un ampio focus al tema per capire quanto la filiera italiana sia pronta per gli impianti di nuova generazione del nucleare. Davide Caparini, Ceo di Mesit, ha presentato l’attivazione di un gruppo di lavoro ANIMP sul nucleare e una survey sviluppata con il Politecnico di Milano per fotografare aspettative e solidità del sistema italiano alla sfida delle energie da produrre nel nostro Paese.
"Il futuro del nostro settore e del nostro Paese si basa sull'innovazione e sulla capacità di adattarsi ai cambiamenti globali, soprattutto in un contesto così dinamico come quello attuale. Il mantra di ANIMP è coniugare più energia con meno emissioni. Abbiamo nel Paese le conoscenze e la maturità aziendale per poterlo trasformare in un modello a livello globale ma per farlo non possiamo lasciare la responsabilità e il governo dei processi solo in mano alle aziende e agli imprenditori, c’è bisogno di un rinnovato patto sociale per la transizione energetica”, sostiene Marco Villa, Presidente di ANIMP.