Le misure mirano a migliorare le performance ambientali dei processi produttivi, perseguire gli obiettivi europei di decarbonizzazione e quelli indicati dal PNIEC e attuare le misure del PNNR
Supportare la transizione dell’industria italiana del vetro attraverso un maggiore utilizzo delle fonti rinnovabili nei processi produttivi ed una riduzione delle emissioni di gas climalteranti. E' questa la finalità principale del Protocollo d’Intesa sottoscritto tra Assovetro e GSE.
L’obiettivo principale di questo accordo è la decarbonizzazione della filiera del vetro. Per raggiungerlo, si punta sull’efficientamento energetico degli stabilimenti produttivi delle imprese associate ad Assovetro, sulla promozione di configurazioni di autoconsumo per la condivisione di energia rinnovabile e sull’implementazione di tecnologie innovative e sostenibili.
Le misure mirano a migliorare le performance ambientali dei processi produttivi, perseguire gli obiettivi europei di decarbonizzazione e quelli indicati dal PNIEC e attuare le misure del PNNR.
“L’industria italiana del vetro, attraverso la continua innovazione dei propri impianti ha già avviato il percorso di transizione energetica e circa 7 imprese su 10 hanno formalizzato una roadmap di decarbonizzazione. Questo accordo sarà uno stimolo per proseguire sulla strada della transizione e per cogliere tutte le opportunità derivanti dai meccanismi di sostegno messi a disposizione dal Governo e gestiti dal GSE, così da coniugare sostenibilità ambientale ed economica”, ha sottolineato il Presidente di Assovetro, ing. Marco Ravasi.
“La cattura della CO2, l’elettrificazione e i green fuels sono le tre leve che potrebbero garantire, entro il 2050, fino all’80% di riduzione delle emissioni totali del settore vetrario italiano, secondo produttore in Europa. In quest’ottica la sperimentazione di nuovi vettori energetici, come l’idrogeno verde e il biometano, rappresentano una valida soluzione per ottimizzare i consumi energetici e gestire le sfide di produzione e trasporto delle vetrerie”, ha affermato Paolo Arrigoni, presidente del GSE.
"Il GSE è al fianco delle industrie, in coordinamento con il MASE, per identificare soluzioni che garantiscano accesso alle leve di decarbonizzazione per tutto il comparto”, così l’amministratore delegato del GSE, Vinicio Mosè Vigilante.
In base al Protocollo, si legge nella nota, Assovetro e GSE collaboreranno in analisi settoriali riguardanti consumi, emissioni e processi. Questo coinvolgerà aspetti tecnici ed economici e mirerà anche a individuare progetti sperimentali di interesse per il settore del vetro. Da questi progetti dovrebbero emergere soluzioni tecnologicamente avanzate che potranno essere diffuse come best practice sul territorio. Tra le soluzioni considerate ci sono l’utilizzo dell’idrogeno verde e il supporto alla elettrificazione delle produzioni di vetro.
Inoltre, sono previste iniziative di formazione e informazione, nonché l’istituzione di un Tavolo di lavoro permanente. Questo tavolo garantirà uno scambio tecnico-operativo su temi come la regolazione energetica e le regole tecniche per l’accesso ai meccanismi gestiti dal GSE. Saranno affrontate anche le problematiche legate all’utilizzo di tecnologie di Carbon Capture and Storage (CCS), ai processi di Carbon Utilisation (CCU) e al Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM), oltre ad altre questioni.
Il Protocollo avrà una validità di tre anni dalla firma.