AUBAC, accordo con Acea per monitoraggio acque centro Italia

21 nov 2024
Il progetto prevede l'utilizzo del modello Aquarum, sviluppato da Acea Ato 2, per il calcolo del bilancio idrico.

Ottimizzare l’uso delle risorse idriche per garantire una gestione sostenibile e affrontare in modo sempre più efficace le sfide poste dai cambiamenti climatici. Questi gli obiettivi dell'accordo siglato tra l'Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Centrale e Acea Ato 2.

La collaborazione ha come obiettivo la realizzazione del primo Bilancio idrologico distrettuale, richiesto e promosso secondo le direttive Europee, del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Commissario Straordinario per la scarsità idrica.

Nel dettaglio, si legge in una nota congiunta, il progetto prevede l’utilizzo del modello avanzato Aquarum, sviluppato da Acea Ato 2 per analizzare il comportamento delle acque piovane nel distretto dell’Autorità, stimare l’acqua che si infiltra nel terreno e avere un quadro completo di dati necessari per il calcolo del bilancio idrico.

L'Autorità di Bacino, continua la nota, fornirà ad Acea i dati climatici di precipitazione e temperatura giornalieri e le informazioni territoriali necessari per far girare il modello ed effettuare tutte le analisi, incluso il confronto con le serie storiche. Il modello Aquarum consentirà ad AUBAC di monitorare i fenomeni in atto, rilevare modelli anomali e simulare comportamenti e scenari futuri per le attività di pianificazione e di programmazione.

"Grazie alla collaborazione con Acea, riusciremo a quantificare al meglio gli afflussi meteorici utili per la ricarica delle falde e tenere sotto controllo la disponibilità d’acqua nel nostro territorio. Potremo quindi affrontare al meglio e quanto più possibile in anticipo, le condizioni di scarsità idrica a seguito di eventi siccitosi sempre più frequenti", afferma Marco Casini, Segretario generale AUBAC.

“Da oggi, grazie a questo accordo, il modello Aquarum, sviluppato internamente grazie al know how di Acea Ato 2 e utilizzato per il monitoraggio delle nostre fonti, verrà utilizzato su scala più ampia, quindi per il monitoraggio di tutti i bacini idrici dell’Italia centrale", dichiara Claudio Cosentino, Presidente di Acea Ato 2.