Il progetto prevede l'utilizzo del modello Aquarum, sviluppato da Acea Ato 2, per il calcolo del bilancio idrico.
Ottimizzare l’uso delle risorse idriche per garantire una gestione sostenibile e affrontare in modo sempre più efficace le sfide poste dai cambiamenti climatici. Questi gli obiettivi dell'accordo siglato tra l'Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Centrale e Acea Ato 2.
La collaborazione ha come obiettivo la realizzazione del primo Bilancio idrologico distrettuale, richiesto e promosso secondo le direttive Europee, del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Commissario Straordinario per la scarsità idrica.
Nel dettaglio, si legge in una nota congiunta, il progetto prevede l’utilizzo del modello avanzato Aquarum, sviluppato da Acea Ato 2 per analizzare il comportamento delle acque piovane nel distretto dell’Autorità, stimare l’acqua che si infiltra nel terreno e avere un quadro completo di dati necessari per il calcolo del bilancio idrico.
L'Autorità di Bacino, continua la nota, fornirà ad Acea i dati climatici di precipitazione e temperatura giornalieri e le informazioni territoriali necessari per far girare il modello ed effettuare tutte le analisi, incluso il confronto con le serie storiche. Il modello Aquarum consentirà ad AUBAC di monitorare i fenomeni in atto, rilevare modelli anomali e simulare comportamenti e scenari futuri per le attività di pianificazione e di programmazione.
"Grazie alla collaborazione con Acea, riusciremo a quantificare al meglio gli afflussi meteorici utili per la ricarica delle falde e tenere sotto controllo la disponibilità d’acqua nel nostro territorio. Potremo quindi affrontare al meglio e quanto più possibile in anticipo, le condizioni di scarsità idrica a seguito di eventi siccitosi sempre più frequenti", afferma Marco Casini, Segretario generale AUBAC.
“Da oggi, grazie a questo accordo, il modello Aquarum, sviluppato internamente grazie al know how di Acea Ato 2 e utilizzato per il monitoraggio delle nostre fonti, verrà utilizzato su scala più ampia, quindi per il monitoraggio di tutti i bacini idrici dell’Italia centrale", dichiara Claudio Cosentino, Presidente di Acea Ato 2.