Acqua, Federconsumatori-Isscon: dal 2016 +40% tariffa per famiglia media

10 feb 2025
L'indagine analizza le tariffe aggiornate degli ATO e dei Gestori del SSI nel 2024 per tutti i capoluoghi di regione.

Dal 2016 al 2024, crescita del 40% della tariffa dell'acqua per una famiglia media. È il dato principale emerso dal XVI Rapporto Nazionale sulle tariffe idriche, realizzato da Federconsumatori con la collaborazione della Fondazione Isscon e presentato a Firenze.

L'indagine, si legge in una nota congiunta, analizza le tariffe aggiornate degli ATO e dei Gestori del servizio idrico integrato nel 2024 per tutti i capoluoghi di regione con lo scopo di diffondere consapevolezza sull'importanza di salvaguardare la risorsa idrica.

Nel dettaglio, continua la nota, lo studio ha analizzato le tariffe prendendo come riferimento una famiglia tipo composta da 3 persone con un consumo medio annuo di 150 oppure di 182 m3/annui. Nella composizione del costo finale, si legge, sono comprese le voci relative a acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione, quota fissa (o ex nolo contatori), componenti di perequazione (UI1, UI2, UI3 e UI4) e IVA al 10%.

Dai dati esaminati emerge che, per quanto riguarda una famiglia di 3 componenti per 150 m3 di consumo annuo, dall’analisi delle tariffe sui 20 capoluoghi di regione italiani, registrano il costo più alto le città di Firenze, Perugia e Genova, mentre quelle dove si paga meno per il servizio idrico sono Milano, Campobasso e Napoli. Confrontando gli importi con quelli del 2016 per egual consumo, emerge un aumento medio del 40%. 

Per quanto riguarda una famiglia di 3 componenti per 182 m3 di consumo annuo, registrano il costo più alto le città di Firenze, Perugia e Genova rispettivamente con 763,41 euro, 618,09 euro e 614,07 euro, mentre quelle dove si paga meno per il servizio idrico sono Milano (177,15 euro), Napoli (206,45 euro) e Campobasso (234,66 euro). 

Per entrambi i livelli di consumo idrico esaminato (150 m3 e 182 m3), emerge che il centro Italia è l'area geografica in cui le tariffe applicate sono le più alte, rispettivamente con una media di 463,84 euro per 150 m3 e di 586,20 euro per 182 m3.

Tra le maggiori criticità e carenze da rilevare in relazione al servizio idrico nel nostro Paese, spiega l'indagine, l'eccessiva frammentazione dell’offerta dei gestori, le ingenti perdite idriche (nel 2022 pari al 42,4%) e il sempre più difficile accesso alla risorsa a causa di costi e tariffe insostenibili. 

Lo studio propone di agire sui costi, definendo un prezzo calibrato alla capacità reddituale dei cittadini, di avviare un piano di investimento per rendere più efficiente, moderna e sicura la rete, di definire, anche attraverso un piano di agevolazioni e supporto, la dotazione di sistemi anti-spreco, e di avviare una campagna di sensibilizzazione sulla gestione della risorsa idrica.