
La disponibilità d'acqua nell'invaso di Olai è raddoppiata, passando in tre giorni da 3 milioni a 7 milioni di mc. Disponibilità al limite autorizzato nel Govossai.
Rientrata l'emergenza idrica nella Sardegna centro-orientale, che solo poche settimane fa aveva portato ad annunciare pesanti razionamenti dell'acqua in 17 comuni del Nuorese, compreso il capoluogo, a partire da lunedì 27 gennaio: la pioggia di intensità eccezionale caduta negli ultimi giorni ha infatti riempito nuovamente le dighe del territorio.
È quanto emerso dai dati diffusi da Abbanoa nell'incontro a Nuoro con Egas, i sindaci del territorio e la Provincia, assessorato regionale dell'Ambiente e Protezione civile. La disponibilità d'acqua nell'invaso di Olai, fa sapere il gestore, è infatti raddoppiata, passando in tre giorni da 3 milioni a 7 milioni di mc, mentre è stato portato al limite autorizzato la disponibilità nel Govossai.
Tuttavia, svela l'Ansa, si procederà comunque a una nuova verifica congiunta i primi giorni di marzo: il tavolo sull'emergenza siccità rimane convocato in modo permanente per consentire la tutela della risorsa idrica. Contestualmente, prosegue il piano straordinario di manutenzione reti e di ricerca e riparazione perdite da parte di Abbanoa, che in collaborazione con le amministrazioni comunali mapperà, verificherà ed eventualmente inserirà nel sistema idrico tutte le fonti di alimentazioni ulteriori nel territorio.
Verrà poi completato il programma straordinario di installazione di accumuli nelle strutture pubbliche, e attraverso le associazioni di categoria si proseguirà anche nell'opera di sollecitazione dei privati affinché si dotino di sistemi di accumulo. Infine, si prevede un aggiornamento periodico sullo stato dell'arte degli investimenti in carico ad Abbanoa: zattere su Olai e pompe di pescaggio sul Govossai, completamento del collegamento Olai-Govossai, progettazione del collegamento Gusana-potabilizzatore Janna 'e Ferru e interventi di manutenzione straordinaria della diga Govossai utili ad incrementarne la capacità d'invaso.
L'allerta rimane dunque alta: come già anticipato, solo poche settimane fa il protrarsi di un periodo contraddistinto da scarse precipitazioni aveva ridotto le risorse idriche a tal punto da rendere necessario il razionamento dell'acqua nei 17 comuni serviti dall'acquedotto di Jann'e Ferru, anche a seguito del sopraggiungere di abbondanti piogge.