Il margine EBITDA ha registrato un aumento del 15,5% rispetto al 2022, raggiungendo i 34,6 milioni di euro
Bilancio di esercizio 2023, con un valore della produzione pari a 102,2 milioni di euro e costi della produzione di poco superiori ai 93 milioni di euro. E' quanto approvato dall'Assemblea dei soci di acquevenete, che ha visto la partecipazione di 86 sindaci, pari all’88,35% del capitale sociale. Durante la seduta, l’Assemblea è stata chiamata a rinnovare il Consiglio di Amministrazione della società e il nuovo collegio sindacale.
All’unanimità, si lette in una nota di acquevenete, i Sindaci hanno scelto il nuovo Consiglio di Amministrazione, che vede la riconferma di Piergiorgio Cortelazzo, Presidente in pectore (la nomina sarà compito del CdA nel corso della sua prima seduta). Restano nel CdA anche Antonio Bombonato ed Emanuele Rosina. A farne parte entrano Silvia Rovarin, vicesindaco di Baone, Luigi Petrella, sindaco di Castelmassa, Angela Zambelli, sindaco di Crespino, e Filippo Duse.
Il margine EBITDA ha registrato un aumento del 15,5% rispetto al 2022, raggiungendo i 34,6 milioni di euro, mentre l'utile netto al 31 dicembre 2023 è stato di 4.232.727 euro. È importante notare - si legge nella nota - gli investimenti nel territorio, che hanno superato i 40,3 milioni di euro, equivalenti a 81 euro per utente, evidenziando un notevole incremento del 21% rispetto all'anno precedente.
Nel corso del 2023, le opere - si legge nella nota - miravano a due obiettivi principali: abbandonare la fonte di Lonigo contaminata da Pfas e ridurre i rischi quali-quantitativi di approvvigionamento da fiume. Per quanto riguarda il primo obiettivo, sono stati completati la realizzazione della condotta Ponso-Montagnana-Pojana Maggiore, lunga complessivamente 21 km, di cui 3 km costituiti da trivellazioni orizzontali teleguidate per superare corsi d’acqua e ostacoli, e del serbatoio di accumulo di Montagnana, per indirizzare nel territorio l’acqua pedemontana del SAVeC. Per quanto concerne il secondo obiettivo, sono state realizzate la condotta in attraversamento del fiume Po, estesa per 13,3 km, che ha collegato la centrale di Ponte Molo e la condotta del SAVeC, contrastando il problema ricorrente della risalita del cuneo salino, e la condotta Villamarzana-Fiesso, lunga circa 12 km. Inoltre, è stata pianificata la costruzione della condotta Ca’ Diedo-Porto Viro, lunga 11,8 km.
Quanto all'efficientamento energetico e nella digitalizzazione, rispetto al 2022 si è registrata una riduzione del consumo di energia elettrica dell'1,88%, mentre l'uso di energia rinnovabile è aumentato fino al 19% del totale dell'energia elettrica utilizzata, con una produzione annua di oltre 500 mila kWh da impianti fotovoltaici. Inoltre, sono stati conclusi i progetti di nuovi impianti fotovoltaici, che insieme hanno una potenza complessiva di picco superiore a 2,5 MWp.
"Abbiamo posto gli utenti al centro della nostra attività, impegnandoci costantemente ad assicurare loro un servizio sempre più efficiente e di qualità, anche attraverso continui investimenti sul territorio. Con questo Bilancio, abbiamo anche portato a 750mila euro il bonus integrativo locale, dimostrando un sostegno concreto verso coloro che si trovano in difficoltà", ha sottolineato Piergiorgio Cortelazzo, presidente di acquevenete.
L’ultima parte della presentazione dei dati ha riguardato le attività di controllo sulle acque potabili e sulle acque reflue del laboratorio aziendale che è in continuo potenziamento, con nuove apparecchiature complesse per oltre 550mila euro acquistate nel 2023 per aumentare la capacità di analisi, con particolare attenzione agli inquinanti emergenti. Sono stati analizzati nell’anno 212.883 parametri per il servizio acquedotto e 59.321 parametri per il servizio di depurazione.
L’Assemblea ha poi nominato anche il nuovo Collegio sindacale. Ne fanno parte Monica Tonon nel ruolo di Presidente, Angelo Capuzzo e Andrea Paio sindaci effettivi, Andrea Fusetto e Laura Siviero membri supplenti.