Pubblicata la gara per la progettazione esecutiva e l’assegnazione dei lavori per la realizzazione dell’acquedotto comprensoriale della Val Trompia.
Un’opera per cui ASVT ha ottenuto il totale finanziamento di tre lotti grazie al PNRR, il primo importante intervento che inaugura la collaborazione fra la società valtrumplina e Acque Bresciane, che dal 1° giugno è subentrato nella gestione del servizio idrico integrato come gestore unico, coinvolgendo anche la Comunità Montana.
L’opera complessiva ha un valore di 40 milioni di euro ed è comprensoriale. A beneficiarne saranno i Comuni di Bovegno, Pezzaze, Tavernole sul Mella, Marcheno, Gardone Val Trompia, Sarezzo, Lumezzane e Villa Carcina, in totale oltre 65 mila abitanti su un’area interessata di circa 46 mila metri quadrati.
In questa prima fase l’intervento prevede la realizzazione dei primi tre lotti (su 5 complessivi) che dovranno essere completati nel 2026 come previsto dal PNRR, visto che l’opera è finanziata con 27,5 milioni di euro dal PNRR e la sua realizzazione non graverà sulle bollette dei cittadini.
L’acquedotto servirà quindi la Media e l’Alta Val Trompia, captando le acque dei torrenti Mella di Sarle e Zerlo in due punti distinti di Bovegno, a una quota che garantisce acqua di buona qualità. Il progetto è stato approvato un mese fa dall’ATO di Brescia e prevede tre fasi di realizzazione: il tratto di condotte da Bovegno ad Aiale, il tratto da Aiale a Predafallo e infine un impianto di potabilizzazione prima della messa in rete. Il finanziamento copre non solo i costi dei cantieri ma anche la progettazione.
L’entrata in funzione dell’impianto sovracomunale porterà un vantaggio qualitativo e quantitativo rispetto al servizio attuale. Pozzi e sorgenti di Media e Alta Valle, infatti, non riescono a garantire prelievi adeguati all’attuale bisogno. Nelle acque sotterranee, inoltre, si rilevano microinquinanti, oltre a un’elevata vulnerabilità della falda di fondo valle. La dismissione di alcune sorgenti assicurerà anche una maggiore portata delle acque superficiali.
I miglioramenti attesi riguardano la continuità del servizio, oggi interrotto nelle ore notturne per carenza d’acqua, una migliore qualità e quindi l’azzeramento di campioni non conformi, la riduzione dei punti di approvvigionamento e quindi anche un efficientamento, che si rifletterà positivamente sui costi di gestione. L’impatto ambientale sarà ridotto al minimo, essendo la maggior parte dei manufatti interrati.