Althesys, Marangoni: "L'industria scommette sull'idrogeno verde"

16 set 2024
L'intervento dell'economista al Talk di Edison Next “Idrogeno verde la scelta sostenibile per industria e trasporti”

L'idrogeno verde potrebbe essere una valida alternativa per decarbonizzare i processi produttivi dei settori “hard-to-abate”, come dimostra la decisione di alcune realtà industriali di scommettere su questa tecnologia. A dirlo è Alessandro Marangoni, amministratore delegato di Althesys, in occasione del suo intervento al Talk di Edison Next “Idrogeno verde la scelta sostenibile per industria e trasporti”.

“Per integrare l'idrogeno verde, l'industria europea deve affrontare significative trasformazioni tecnologiche, con investimenti in nuovi impianti e adattamenti dei processi esistenti. Nell’acciaio, ad esempio, la produzione tradizionale con altoforni può essere sostituita con la tecnologia DRI (direct reduction of iron) alimentata a idrogeno. Nelle raffinerie l'idrogeno verde può sostituire quello fossile usato nei processi di desolforazione e di sintesi chimica, implicando l'adattamento delle infrastrutture esistenti per gestire idrogeno. Nella chimica, invece, la produzione di ammoniaca e metanolo può passare dall’idrogeno da combustibili fossili a quello verde, richiedendo l'installazione di elettrolizzatori e nuove infrastrutture di stoccaggio”, ha detto l’economista.

Una strategia per l'idrogeno, si legge in una nota di Althesys, è stata definita da 41 Paesi nel mondo con l'Europa al centro di iniziative per incoraggiare la produzione di idrogeno a basse emissioni: sono stati messi a disposizione ingenti finanziamenti governativi con progetti concentrati sull'Europa nord-occidentale (eolico offshore), mentre la penisola iberica ha un forte potenziale fotovoltaico. 

A fine 2023, continua la nota, la Commissione UE ha avviato la prima asta della Banca europea dell'idrogeno per sostenere la produzione di idrogeno verde. L'Unione europea ha investito oltre 2,9 miliardi di euro dal 2007 nella ricerca sull'idrogeno, con Germania, Francia e Italia in testa, che hanno coordinato la maggior parte dei quasi 800 progetti finanziati.

"L'innovazione tecnologica è fondamentale per garantire che l'idrogeno verde diventi una leva competitiva. Negli ultimi decenni vi sono stati notevoli progressi nella R&S, che hanno consentito di migliorare l’efficienza e di ridurre i costi degli elettrolizzatori, puntando alla disponibilità commerciale di nuove tecnologie entro pochi anni",  ha ricordato Marangoni.