Obiettivo: fornire un quadro di indirizzo nazionale per ridurre al minimo possibile i rischi derivanti dai cambiamenti climatici
Il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, con decreto n. 434 del 21 dicembre 2023, ha approvato il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. L’obiettivo principale del PNACC – si legge nel documento - è fornire un quadro di indirizzo nazionale per l'implementazione di azioni finalizzate a ridurre al minimo possibile i rischi derivanti dai cambiamenti climatici, a migliorare la capacità di adattamento dei sistemi socioeconomici e naturali, nonché a trarre vantaggio dalle eventuali opportunità che si potranno presentare con le nuove condizioni climatiche.
Il percorso che il Ministero ha deciso di intraprendere per dotarsi di un Piano nazionale di adattamento – si legge ancora - consta di due fasi complementari e consecutive tra loro: una prima fase che si conclude con l’approvazione del PNACC a seguito del completamento del procedimento di VAS e una seconda fase che si concretizzerà con l’avvio delle attività della struttura di governance del Piano per la definizione di modalità e strumenti settoriali e intersettoriali di attuazione delle misure del PNACC ai diversi livelli di governo.
Sul piano “sistemico” il PNACC mira alla costruzione di un contesto organizzativo incentrato sulla definizione di una struttura e dei criteri di governance e sullo sviluppo delle conoscenze. Su questa linea, tra gli obiettivi troviamo: istituzione dell’Osservatorio nazionale e costituzione della Segreteria tecnica entro tre mesi dal decreto ministeriale di approvazione del PNACC; Mainstreaming dell’adattamento nella pianificazione a tutti i livelli di governo del territorio; Approvazione dell’atto di definizione delle modalità e degli strumenti di attuazione delle misure del PNACC entro dodici mesi dall’insediamento dell’Osservatorio; Attivazione dell’Accordo/Convenzione entro dodici mesi dal decreto di approvazione del PNACC.
Il secondo livello di intervento del PNACC - spiega il documento - è mirato ad esercitare una “funzione di indirizzo” individuando una cornice di riferimento entro la quale possano svilupparsi la pianificazione e la realizzazione delle azioni di adattamento regionali e locali. Questa cornice è basata su due strumenti del Piano costituiti da un “quadro delle misure di adattamento” e da “indirizzi per la pianificazione a scala regionale e locale”.