Secondo il presidente Stefano Besseghini i mercati sono ancora tesi e sarebbe un errore pensare a nuova normalità. Nel 2023 aumenteranno i beneficiari dei Bonus luce e gas.
"La crisi dei prezzi morde con meno intensità, ma i mercati energetici sono ancora tesi, esposti a forti oscillazioni e pronti a reagire negativamente al mancato sviluppo di quelle iniziative di riallineamento strutturale del bilancio domanda offerta, che sono state intraprese nel corso dell'emergenza". Questo il monito lanciato dal presidente dell'Autorità per l'energia, le reti e l'ambiente, Stefano Besseghini, nell'apertura della Relazione al Parlamento sull'attività del 2022.
Il presidente ha evidenziato come i temi dell'energia abbiano "guadagnato una centralità dovuta, ma con una drammaticità che speriamo possa considerarsi superata". "Sarebbe però un grave errore pensare che la situazione sia già rientrata in nuova normalità, da gestire ordinariamente”.
In questo quadro, evidenzia Arera nella sua relazione annuale, in Italia nel 2022 sono crollati i consumi di gas naturale (-10% sul 2021). Nel settore industriale sono scesi del 15,5%. I consumi e la produzione di energia elettrica si sono ridotti dell'1% e sono stati erogati 6,2 2mln di bonus per disagio economico.
Per l'acqua la spesa media sostenuta da una famiglia di 3 persone, con consumo annuo pari a 150 metri cubi, risulta a livello nazionale pari a 326 euro (2,17 euro per metro cubo consumato). La media nazionale di perdite idriche al 41,8%.
Con l’occasione il Presidente Arera ha spiegato che "per l'anno 2023, si può stimare un ulteriore incremento dei beneficiari dei bonus sociali elettrico e gas, che potrebbero ammontare rispettivamente a circa 4,7 e 2,8 milioni di nuclei familiari".
Infine Besseghini parla dell’“illusione di cabine di regia centralizzate” ed esorta ad abbracciare “una visione responsabile, connessa ed integrata delle iniziative” per guidare la transizione energetica, sottolineando che il vero protagonista di questa transizione è il consumatore.