"Le misure adottate finora hanno permesso un’emancipazione quasi totale dalle forniture russe, passando dal 38% del 2021 al 4% del 2023", ha detto il Ministro Pichetto Fratin
Le principali sfide e opportunità che il settore marittimo dovrà affrontare nei prossimi anni, sulla scia della transizione dai combustibili fossili agli e-fuels e del conseguente adeguamento delle navi e delle infrastrutture portuali.
Sono questi i temi centrali dell’Assemblea annuale di Assocostieri, l’Associazione di riferimento per le aziende che operano nel settore della logistica energetica.
In apertura il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha dichiarato: “Abbiamo visto come i rigassificatori siano opere strategiche per l’approvvigionamento di gas nell’ottica della sicurezza energetica nazionale. Le misure adottate finora hanno permesso un’emancipazione quasi totale dalle forniture russe, passando dal 38% del 2021 al 4% del 2023. Si tratta di un risultato eccezionale che non sarebbe stato possibile senza l’efficienza del vostro comparto e che favorisce l’affermazione dell’Italia come hub energetico del Mediterraneo”.
“Per il nostro Paese è necessario puntare su un approccio che sia al contempo multi- tecnologico e multi-energetico. Il mix energetico del futuro si dovrà basare su una combinazione di elettroni verdi e molecole decarbonizzate la cui logistica è gestita dagli associati di Assocostieri. Queste fonti energetiche alternative sono entrambe necessarie per aggredire tutte le sorgenti emissive, inclusi i trasporti e le industrie hard to abate”, ha invece sottolineato il Presidente di Assocostieri Elio Ruggeri aggiungendo che “nel percorso verso l’aggiornamento del PNIEC, porteremo i nostri contributi per accelerare la decarbonizzazione” (v. discorso integrale).
Presente anche il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, Amm. Isp. Capo Nicola Carlone: “Una delle principali sfide che il settore marittimo dovrà affrontare nel prossimo futuro riguarda la transizione dai combustibili fossili agli e-fuels. Tale processo coinvolge non solo le navi, che dovranno essere in grado di essere alimentate con i combustibili del futuro, ma anche i porti che dovranno essere in grado di accogliere e rifornire tali navi”.
Davide Bordoni, Amministratore Unico RAM SpA ha proseguito dichiarando: “La Banca Mondiale, nel suo ultimo rapporto sul Logistic Performance Index, ha ricordato, tra l’altro, che attraverso la digitalizzazione di un porto si può migliorare del 70% l’efficienza del sistema logistico. Il progetto cosiddetto M3C2 stanzia 250 milioni di euro per la digitalizzazione della Logistica, basta solo questo numero per comprendere la portata rivoluzionaria di questi investimenti!”
Parole che sottolineano l’importanza di un approccio integrato e sicuro nella transizione energetica del settore marittimo, ribadendo il ruolo cruciale delle istituzioni nel garantire che tale evoluzione avvenga in maniera conforme agli standard di sicurezza e sostenibilità.
Il Direttore generale di Assocostieri, Dario Soria, ha evidenziato la necessità di un approccio che coniughi tre dimensioni per la decarbonizzazione: “l’utilizzo del patrimonio di infrastrutture di logistica energetica di Assocostieri per ridurre da subito l’impronta carbonica del settore marittimo con gnl e biocarburanti; lo sviluppo di infrastrutture e di standard di sicurezza e di gestione dei combustibili del prossimo futuro come metanolo, ammoniaca, idrogeno, e fuels; l’opportunità strategica offerta dallo sviluppo del cold ironing coniugato con le comunità energetiche portuali per efficientare il sistema marittimo portuale nazionale”.