Articolo di Monica Dall'Olio
Si è svolta a Roma il 10 luglio l 'Assemblea annuale 2024 di UNEM, Unione Energie per la Mobilità, associazione che rappresenta le principali aziende che operano in Italia nell’ambito della raffinazione, dello stoccaggio e della distribuzione di prodotti petroliferi e di prodotti energetici low carbon.
La giornata, alla quale sono intervenuti il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, è stata dedicata a un tema caldo e urgente: "Sicurezza energetica e competitività italiana per decarbonizzare davvero".
Due i panel di discussione, moderati dalla giornalista Lavinia Spingardi di SkyTG24. Il primo, dal titolo “Decarbonizzazione. Quali scenari?”, ha visto gli interventi di Gianni Murano, presidente UNEM, Franco Cotana, amministratore delegato RSE, Stefano Ciafani, presidente Legambiente, per la prima volta ad un'assemblea Unem, Isabella De Bari, Head of Laboratory, Technologies and Processes for Biorefineries and Green Chemistry di Enea e Antonio Gozzi, Special Advisor Autonomia Strategica Europea, piano Mattei e Competitività di Confindustria.
Al secondo panel, “I punti di vista della politica”, sono intervenuti Massimo Bitonci, sottosegretario Ministero delle imprese e del Made in Italy, Massimiliano De Toma, Fratelli d 'Italia, Silvia Fregolent, Italia Viva, Vinicio Peluffo, Partito Democratico, Ettore Rosato, Azione, Luca Squeri, Forza Italia.
Tanti i temi trattati, dalla transizione graduale al futuro dei biocarburanti, dalle bioraffinerie a sistema ETS e tassonomia, fino alle politiche industriali UE e al ruolo dei politici italiani in sede europea, nonchè agli esiti dell'indagine conoscitiva sull'illegalità nel settore dei carburanti. Molti anche i passaggi riguardo a biometano, biomasse e surplus di legno, waste to chemicals e hard to abete, idrogeno e nucleare, elettrificazione ed e-fuels. Con un filo conduttore che guarda all'importanza dell'innovazione e alla salvaguardia del know how in un'ottica di trasformazione.
Scenari energetici e processo di transizione
Prima durante la conferenza stampa e poi nel corso dell’evento Unem Gianni Murano, alla sua prima assemblea in qualità di presidente Unem, ha fornito un quadro nazionale e internazionale degli scenari energetici, sottolineando la complessità del processo di transizione - ovvero di decarbonizzazione - in corso. Due i punti che l’associazione ha voluto mettere in evidenza con particolare forza: il lavoro fatto da un lato per cambiare la posizione ideologica che vedeva una sola tecnologia idonea per la decarbonizzazione, insistendo sui concetti di neutralità tecnologica e pluralità di soluzioni per raggiungere l’obiettivo cruciale del net zero e dall’altro per valorizzare il potenziale delle infrastrutture e delle competenze italiane per la decarbonizzazione, promuovendo azioni di sostegno alla loro trasformazione.
In prospettiva, fa notare Unem, i consumi petroliferi sono destinati a diminuire, ma a crescere sarà la componente rinnovabile che, in base all’attuale normativa comunitaria, al 2030 nei trasporti dovrà arrivare al 29%.
Le stime Unem dicono che i consumi di prodotti petroliferi al 2030 si ridurranno di quasi 8 milioni di tonnellate rispetto ad oggi, mentre i biocarburanti e gli altri carburanti low carbon passeranno dagli attuali 1,7 milioni a circa 6 nel 2030 e a 8,8 nel 2040.
“Prodotti essenziali per traguardare gli obiettivi europei e per continuare a soddisfare le esigenze del parco auto che circolerà nei prossimi anni e che sarà ancora in larga parte composto da veicoli dotati di un motore endotermico alimentato da carburanti liquidi e gassosi. È necessario quindi affrontare un trilemma essenziale che deve trovare l’equilibrio tra l’approvvigionamento di prodotti tradizionali, la crescita della domanda, quindi della produzione dei low carbon fuels, e la sostenibilità economica.”
Unem, che individua segni tangibili di una “ritrovata sintonia con il Governo per quanto attiene alle impostazioni di principio sulla politica energetica”, auspica l’adozione di un tavolo interministeriale (MASE, MIMIT, MEF, MASAF) per affrontare il tema della raffinazione e della logistica in un’ottica allargata, attraverso una programmazione industriale/economica che, considerate le criticità individuate, supporti la trasformazione del settore esaltando il know-how e le potenzialità infrastrutturali, tecnologiche e di competenze del Paese.
Murano non ha mancato di ricordare l’importante tema della ristrutturazione della rete carburanti, oggetto di un ddl specifico che giungerà presto in Consiglio dei Ministri dopo un lungo e complesso lavoro di istituzioni e associazioni riunite attorno a un tavolo dedicato. “Secondo le nostre analisi – ha evidenziato -, sarebbe necessario chiudere almeno il 15% degli impianti attuali per un livellamento sugli standard delle Regioni più efficienti, pur continuando a garantire il servizio all’utenza anche nelle aree svantaggiate.”
“Nei prossimi anni bisognerà perciò investire per riqualificare e rendere efficiente la nostra rete di distribuzione e determinante sarà il ruolo delle Istituzioni nell’incentivare e agevolare questo processo di razionalizzazione.”
Pichetto: occorre mettere in campo tutte le soluzioni in ottica di neutralità tecnologica
Il ministro Pichetto, che ha aperto i lavori della giornata, ha evidenziato in particolare alcuni elementi: il nostro trovarci di fronte ad una svolta epocale, ispirata anche dal climate change, la dichiarata convinzione che i tempi e i modi imposti da Fit for 55 non fossero quelli giusti, l'indubbio ruolo che rivestirà il vettore elettrico nel futuro (ma non da solo, il ministro ha posto l’accento con decisione su idrogeno e biocarburanti), l'importanza della transizione che stiamo vivendo, che ci porta a svolgere un'azione forte sul fronte energetico. "Questa azione - ha sottolineato - l'abbiamo delineata con il piano nazionale integrato energia e clima che ho presentato nella versione definitiva".
Argomenti molto sentiti dal ministro, che ha rilasciato una nota dedicata al suo intervento all’assemblea Unem.
“I biocarburanti sostenibili sono tra i principali pilastri della decarbonizzazione del settore trasporti, insieme all'elettrificazione, all’efficienza energetica e agli altri carburanti sostenibili”.
Per Pichetto, occorre “mettere in campo e attuare tutte le soluzioni, in ottica di neutralità tecnologica, per decarbonizzare tutti i settori dei trasporti: aereo, marittimo e stradale”. In questo senso, ha detto il ministro alla platea, “lo stop ai motori endotermici previsto dal regolamento europeo non convince” e “l’utilizzo dei biocarburanti, di cui l’Italia è grande produttrice, può essere molto più diffuso”. Il tema, ha assicurato Pichetto, sarà portato anche all’attenzione della nuova Commissione europea.
“La riconversione delle bioraffinerie – ha proseguito - assicura una produzione attuale di biocarburanti pari ad oltre 750 mila tonnellate che, in prospettiva futura, raggiungeranno 1,1 milioni, soprattutto di biocarburanti avanzati”. “In questo settore – ha aggiunto - l’Italia vanta una leadership tecnologica a livello internazionale e su queste basi si fonderanno le future trasformazioni delle raffinerie italiane”. “Il governo – ha annunciato il titolare dell’Ambiente – lavora anche su un’importante riforma della rete carburanti, che punta a un nuovo assetto, essenziale per una nuova mobilità”.
Con il PNIEC, ha concluso Pichetto, “abbiamo disegnato un mix sostenibile delle nostre energie, che deve portarci a un cambio di pelle del Paese: la parola chiave per la transizione è innovazione”.
Urso: ddl razionalizzazione rete in Cdm prima della pausa agostana
L’intervento del ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso ha invece chiuso i lavori e si è soffermato sull'atteso ddl per la razionalizzazione della rete carburanti.
"Il nostro obiettivo - ha detto - è quello di arrivare finalmente a una legge organica che consenta di contrastare le criticità del settore della distribuzione dei carburanti e adottare disposizioni di razionalizzazione in materia intervenendo su alcuni aspetti che noi riteniamo fondamentali. Si tratta di un disegno di legge che porteremo in consiglio dei ministri prima della pausa agostana, che il Parlamento potrà compiutamente esaminare nei due rami e nelle diverse commissioni che affronteranno l'argomento. Quindi può essere e deve essere implementato nel confronto parlamentare, così come è giusto che sia per una legge così importante di riordino del settore lungamente attesa dagli operatori.”
Il ministro ha spiegato che il ddl prevede un riordino complessivo anche per incentivare il passaggio all'elettrico e all'utilizzo sempre maggiore dei combustibili sintetici, dei biocombustibili e dell'idrogeno anche per il settore dei trasporti.
Il provvedimento, ha sottolineato, è perfettamente in linea con la visione strategica che ha contraddistinto e che contraddistinguerà sempre più l’Unione europea di una neutralità tecnologica per il combustibile per affrontare la transizione ambientale e quindi la decarbonizzazione dei trasporti.
Urso ha ricordato che il ddl affronterà la tematica della regolamentazione del regime delle autorizzazioni per l'attività di distribuzione dei carburanti, la distribuzione di almeno un prodotto diverso dai combustibili fossili, la disciplina dei rapporti contrattuali in tema di gestione degli impianti di distribuzione, le tematiche della razionalizzazione della riconversione della rete distributiva urbana ed extraurbana, con la previsione di incentivi significativi per la dismissione degli impianti e l'introduzione di stazioni di ricariche elettriche e biocarburanti con il finanziamento di una parte delle spese sostenute. Sono inoltre previsti incentivi amministrativi e premialità se si costruisce o si ristruttura un edificio in un'area dove è presente un impianto dismesso e questo ai fini anche del mantenimento dei siti produttivi del nostro Paese.
Bitonci: sciolto nodo contrattualistica
Sul ddl di razionalizzazione della rete si è soffermato anche il sottosegretario al Ministero delle imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci, il quale ha annunciato che in un recente incontro con il ministro Urso e il legislativo dovrebbe avere trovato soluzione anche un tema estremamente delicato, quello della contrattualistica, andando a conciliare posizioni differenti.
“Siamo riusciti a trovare una soluzione che contempera i diritti dei gestori - ha affermato -, nella proposta non ci sarà l'individuazione di una tipologia contrattuale specifica.”
Un lavoro di squadra
Nel corso della giornata ha portato il suo saluto anche Nicola Zaccheo, presidente Art, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti. Nel ricordare i passi avanti di importanti provvedimenti, quali l'approvazione da parte del Consiglio europeo delle conclusioni sulle infrastrutture delle reti elettriche dell'UE (il 30 maggio scorso), Zaccheo ha sottolineato come sui fondamentali temi trattati le istituzioni europee e italiane debbano continuare a dialogare per garantire una transizione energetica efficace ed efficiente nel settore dei trasporti, promuovendo la mobilità sostenibile attraverso infrastrutture moderne ed innovative e garantendo al contempo la sostenibilità economica degli investimenti necessari. Solo attraverso un impegno congiunto che coinvolga tutti, in particolare anche gli stakeholder privati, potremo affrontare con successo tutte le sfide che sono legate alla decarbonizzazione e riuscire al contempo a mantenere alta la competitività del Paese.