
La capacità installata di energia rinnovabile di Plenitude crescerà fino a 15GW, raddoppiando l'EBITDA entro il 2028, mentre Enilive triplicherà il risultato del 2024 raggiungendo 3 miliardi entro il 2030.
Entro il 2030 oltre 5 milioni di tonnellate di capacità di produzione di biocarburanti, opzionalità per la produzione di SAF di oltre 2 milioni e investimenti previsti pari a 7 miliardi all’anno: sono alcune delle previsioni a lungo termine presentate da Eni nel Piano Strategico 2025-2028.
La capacità installata di energia rinnovabile di Plenitude, si legge in una nota dell’azienda, è prevista crescere di circa 4 volte, fino a 15GW, e consentirà di quasi raddoppiare l’EBITDA entro il 2028, fino a 1,9 miliardi di euro, mentre Enilive aumenterà l'EBITDA a 2,5 miliardi entro il 2028 e più che triplicherà il risultato del 2024, raggiungendo 3 miliardi entro il 2030.
“Il nostro approccio strategico ci ha consentito di adattare all’evoluzione del mercato i nostri punti di forza tradizionali, come l'Upstream, di rilanciare la Chimica, di creare nuovi business di valore in ogni ambito delle nostre aree operative, quali Plenitude, Enilive, la società satellite relativa alla CCUS e la business combination in Indonesia-Malesia. Prevediamo di proseguire nel nostro percorso di successo anche nel 2025, e di compiere ulteriori significativi progressi”, ha commentato Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni.
Un tratto distintivo della strategia finanziaria di Eni, continua la nota, è l'impiego dei satelliti per accedere e raccogliere capitale per il business: l'accesso a nuove fonti di capitale supporta in modo efficiente la crescita sia nell'Upstream, come confermato da Var, Azule, Ithaca e ora Indonesia, sia nelle attività legate alla Transizione, come con Plenitude, Enilive e la società dedicata alla CCS.