Il Presidente Piero Gattoni: "E' un passo significativo verso sistemi agricoli sostenibili, rispettosi degli ecosistemi e a impatto climatico zero"
In occasione della prima giornata dell’appuntamento del CIB, Biogas Italy, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin ha annunciato la firma del decreto sulle misure agroecologiche: “Un intervento importante volto alla modernizzazione e all’efficientamento del sistema agricolo grazie alla possibilità di acquisto di nuovi trattori a biometano e una serie di interventi che sono sicuro faciliteranno la modernizzazione del settore. Uno stimolo maggiore al percorso di transizione delle aziende agricole”. È quanto si legge in una nota del CIB.
“La notizia della firma del decreto sulle misure agroecologiche è un passo significativo verso sistemi agricoli sostenibili, rispettosi degli ecosistemi e a impatto climatico zero. Al contempo, però, è necessario intervenire per definire urgentemente il valore dei prezzi minimi garantiti per gli impianti biogas. Non possiamo più attendere: il ritardo di ARERA sta rischiando di bloccare la filiera, creando ancora più incertezza, minando la stabilità delle nostre imprese”, ha detto il Presidente Piero Gattoni.
Una particolare attenzione durante l'evento è stata rivolta all'Europa e al quadro di sviluppo previsto dal REPowerEu entro il 2030. I dati europei relativi al settore – si legge nella nota - sono incoraggianti: attualmente, i gas rinnovabili (biogas e biometano) nell'Unione Europea ammontano a 21 miliardi di metri cubi, rappresentando il 6% del consumo totale di gas naturale dell'UE. La produzione di biometano da sola è cresciuta del 20% rispetto al 2022.
Durante il dibattito, Anders Mathiasson, Presidente dell'Associazione Europea del Biogas (EBA), ha illustrato come l'Europa abbia tutte le potenzialità per raggiungere l'obiettivo dei 35 miliardi di metri cubi di biometano entro il 2030. Inoltre, i parlamentari europei Paolo De Castro, Massimiliano Salini, Carlo Fidanza e Marco Zanni, collegati da Strasburgo, hanno sottolineato le sfide future che il settore primario dovrà affrontare dopo le prossime elezioni europee di giugno. Hanno discusso anche del potenziale dell'agricoltura per contribuire alla transizione ecologica, considerando anche le recenti tensioni all'interno dei Paesi europei riguardo alle politiche ambientali della Commissione.
L'attuale panorama conferma il ruolo positivo del biometano, identificando il settore agricolo come il principale contributore potenziale. Il pieno sviluppo del biogas – si legge nella nota del CIB - costituisce oltre il 10% della componente gas nei modelli di medio termine. Secondo le ultime statistiche, ci sono circa 1.803 impianti di biogas che producono 2 miliardi e mezzo di metri cubi di gas rinnovabile, utilizzati principalmente per la produzione di energia elettrica e termica rinnovabile. Una quota minore, pari a circa 600 milioni di metri cubi, viene immessa nel consumo come biometano nel settore dei trasporti. Tuttavia, per il futuro, il settore ha obiettivi ancora più ambiziosi. In questo contesto si inserisce la proiezione indicata nella proposta di aggiornamento del PNIEC, che prevede una produzione di circa 6 miliardi di metri cubi di biometano nei prossimi sei anni.