Secondo il CIB, in Italia si producono circa 2 miliardi e mezzo di mc di gas rinnovabile destinato soprattutto alla produzione elettrica e termica rinnovabile e circa 420 milioni di Smc immesso in consumo come biometano nel settore dei trasporti
L'agricoltura italiana sta facendo leva sulle bioenergie. Le aziende agricole del Biogasfattobene® negli ultimi anni hanno integrato innovazione, produzione di energia rinnovabile e di cibo di qualità, tutela del territorio e dell'ambiente. Per questo motivo, e con il supporto del PNRR, numerose misure normative stanno facilitando la crescita del settore primario. È quanto afferma il CIB-Consorzio Italiano Biogas in una nota, spiegando che questi temi sono stati trattati nell'incontro "Biogas e biometano per le aziende agricole: quali prospettive", alla nuova edizione di Fieragricola a Verona.
Attualmente, si legge nella nota, è in corso il bando per la terza procedura dei bandi PNRR per promuovere lo sviluppo del biometano in Italia. Questa procedura interessa agli operatori del settore, grazie alle recenti riforme che hanno adeguato le tariffe incentivanti considerando l'inflazione degli ultimi mesi, che ha impattato sia sul sistema produttivo generale che sul settore primario.
Recentemente, il DL Energia ha aiutato lo sviluppo del settore, si legge nella nota, introducendo un pacchetto di misure finalizzato a garantire la piena operatività degli impianti per la produzione di biometano, sia quelli attualmente in esercizio che quelli in fase di realizzazione.
Secondo i dati, si legge nella nota, in Italia si produce circa 2 miliardi e mezzo di mc di gas rinnovabile destinato soprattutto alla produzione elettrica e termica rinnovabile e una quota minoritaria, pari a circa 420 milioni di Smc, immesso in consumo come biometano nel settore dei trasporti. Tuttavia, le stime indicano una significativa crescita entro il 2030, con una produzione di oltre 6 miliardi di metri cubi di biometano, in linea con le traiettorie riviste nel Piano Energia e Clima (PNIEC) presentato a Bruxelles.
Inoltre, secondo il CIB, emergono prospettive promettenti per il biogas agricolo, considerato un patrimonio per le comunità locali. Si prevede che possa raggiungere una produzione di circa 3.200 GWh/anno entro il 2030, contribuendo significativamente al processo di decarbonizzazione, economia circolare e sviluppo di energia elettrica rinnovabile.
“Siamo in una fase molto importante per lo sviluppo del biogas e biometano agricolo in Italia. In questi ultimi anni le aziende del Biogasfattobene® hanno compiuto grandi passi in avanti verso la sostenibilità dimostrando di poter essere indispensabili per affrontare le grandi sfide. Sarà importante proseguire il lavoro già avviato in questi mesi per raggiungere importanti obiettivi: continuare a incentivare una piena partecipazione ai bandi biometano per la transizione ecologica del settore e al contempo consentire la piena prosecuzione degli impianti biogas che non potranno convertire a biometano. Per questo, abbiamo sollecitato ARERA per la definizione del valore dei prezzi minimi garantiti per gli impianti biogas. Sarà inoltre indispensabile lavorare da subito sulle regole che consentiranno lo sviluppo del settore 'post PNRR' per non imbattersi negli stessi ritardi che hanno riguardato il Recovery Plan”, ha dichiarato Piero Gattoni, Presidente del CIB.