"Ora serve accelerare con le riforme, velocizzare e ridurre i costi di connessione alla rete del trasporto e della distribuzione gas, agire con urgenza sulle infrastrutture e sul sistema regolatorio", ha dichiarato il Presidente del CIB, Piero Gattoni.
Il nuovo Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) presentato alla Commissione europea prevede un ambizioso percorso per il settore del biogas e biometano agricolo. Secondo l'aggiornamento del Piano, ora al vaglio di Bruxelles, l’Italia deve raggiungere una produzione di 6 miliardi di mc di biometano al 2030 ma, in linea con il lavoro avviato con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e seguendo le finalità espresse dal REPowerEu, le potenzialità del settore nel nostro Paese potrebbero essere maggiori, con un potenziale di sviluppo del biometano anche di 8 miliardi di Smc al 2030 a cui affiancare un potenziale di prosecuzione della produzione elettrica da biogas pari a 3.200 GWh/anno.
E’ lo scenario presentato dal CIB - Consorzio Italiano Biogas nel corso dell’iniziativa “Il contributo della digestione anaerobica in ambito agricolo agli obiettivi del PNIEC” che si è tenuta oggi pomeriggio presso l’Area forum CIB all’interno della Fiera di Ecomondo.
Al centro dei lavori le traiettorie di sviluppo del settore contenute all’interno del PNIEC, alla luce delle misure avviate con il PNRR e la direzione intrapresa in sede europea con il REPowerEu per la produzione di 35 miliardi di mc di biometano in Europa entro il 2030, il doppio di quanto in precedenza previsto nel pacchetto Fit-for-55. Restano, tuttavia, ancora aperti diversi nodi, dice il CIB.
"Ora serve accelerare con le riforme, velocizzare e ridurre i costi di connessione alla rete del trasporto e della distribuzione gas, agire con urgenza sulle infrastrutture e sul sistema regolatorio. Primi significativi segnali che, insieme a una politica di programmazione che guardi al 2030, permettano al settore di mettere in cantiere gli investimenti per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo dati", ha dichiarato il Presidente del CIB, Piero Gattoni.
Nel corso dell’incontro è intervenuto Giovanni Perrella, Segreteria tecnica Dipartimento Energia del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (Mase) che ha sottolineato le potenzialità del settore: “L’Italia è tra i grandi produttori di biometano in Europa: entro la fine dell’anno, tutti gli impianti avviati con il Decreto 2 marzo 2018 dovrebbero entrare in esercizio, offrendo un contributo importante ai target espressi anche con l’aggiornamento del PNIEC al 2030.”.
Ha partecipato all’iniziativa anche Federico Mandolini, del GSE che ha ricordato che ad oggi sono 72 gli impianti biometano in funzione con il Decreto 2 marzo 2018, con una prevalenza maggiore nel Nord Italia. Mandolini ha in seguito dato una panoramica dei primi bandi PNRR del nuovo Decreto biometano, partiti quest’anno: “Con la prima procedura competitiva, sono state presentate 72 richieste e ammesse 60 con una prevalenza importante del settore agricolo, per impianti di nuova costruzione. Guardiamo con interesse ai prossimi bandi, anche alla luce delle recenti misure approvate con il DL Asset che ha previsto un aumento delle tariffe in funzione dell’andamento dell’inflazione”.