"Gli esiti che emergono dalla pubblicazione del primo bando biometano dimostrano una situazione in evoluzione che richiede un ulteriore sforzo sia da parte delle imprese che delle Istituzioni per non rischiare di compromettere gli obiettivi fissati dal PNRR e di rallentare lo sviluppo del biometano".
"Un risultato che conferma l’interesse e la capacità di investimento del settore visto il poco tempo che le aziende hanno avuto a disposizione per l’adesione al primo bando definito dal Ministero stesso come pilota”. E' questo il commento del CIB - Consorzio Italiano Biogas sulla graduatoria del GSE sugli impianti ammessi al contingente disponibile per la prima procedura di sviluppo del biometano, da cui emerge che è stato assegnato circa il 50% della disponibilità (v. notizia a parte).
"Gli esiti che emergono dalla pubblicazione del primo bando biometano dimostrano una situazione in evoluzione che richiede un ulteriore sforzo sia da parte delle imprese che delle Istituzioni per non rischiare di compromettere gli obiettivi fissati dal PNRR e di rallentare lo sviluppo del biometano, una risorsa indispensabile per rafforzare la sicurezza energetica del Paese, senza derogare al percorso di transizione energetica verso le fonti rinnovabili", dichiara Piero Gattoni, Presidente del CIB.
"In primo luogo, va completato il quadro normativo con l’approvazione del decreto sulle Garanzie di Origine, elemento essenziale per la definizione dei futuri progetti imprenditoriali. Nel testo portato in consultazione dal Ministero dell’Ambiente permangono elementi che mettono a rischio le iniziative produttive in esercizio e destano forte preoccupazione per quelle che si stanno programmando per il futuro. Inoltre, lo scenario dei costi di mercato, completamente mutato in questi ultimi anni, rende necessario adeguare il valore del supporto previsto dalla norma PNRR alla crescita dell’inflazione registrata negli ultimi due anni. Siamo di fronte a sfide epocali che richiedono un cambio di passo netto che tenga conto del ruolo effettivo della filiera del biogas e biometano. Sfide che l'agricoltura è in grado di sostenere e che vedono nello sviluppo del biometano una delle soluzioni immediatamente in campo per contribuire agli obiettivi in materia di energia e ambiente", conclude Gattoni.
La prima procedura, che metteva a gara un contingente incentivato pari a 67.000 Smc/h, ha ammesso 60 progetti di impianti di produzione di biometano, nuovi e riconvertiti e per la maggior parte agricoli, per una capacità produttiva totale pari quasi a 30.000 Smc/h, di cui quasi la metà realizzata al Sud. La capacità rimasta libera verrà riassegnata al successivo bando, in apertura già il prossimo 14 luglio 2023.