“Gli interventi di realizzazione o conversione per la produzione di biometano all’interno di una installazione zootecnica sono considerati come ‘non sostanziali’ se non è previsto un incremento significativo del numero di capi allevati o degli effluenti da destinare alla produzione del gas. Questo provvedimento è una semplificazione enorme, dal punto di vista procedurale, per le aziende agricole lombarde”, ha dichiarato Maione.
Sul territorio regionale, continua la nota, sono infatti in fase di progettazione o realizzazione numerosi impianti per la conversione del biogas prodotto dalla digestione anaerobica di matrice organica (per lo più effluenti zootecnici) in biometano destinato a essere immesso in rete al pari del gas naturale.
“In Lombardia il biometano rappresenta una frontiera da esplorare sempre di più, specialmente per una regione che detiene il primato della zootecnia. La capacità di trasformare un problema in una risorsa è fondamentale per il nostro futuro agricolo e ambientale. Sfruttare gli scarti zootecnici per produrre biometano non solo riduce l’impatto ambientale, ma offre anche opportunità economiche significative per le nostre aziende agricole", ha affermato Alessandro Beduschi, assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia.