Biometano, Socogas: primo impianto 100% rinnovabile

06 set 2024
Il Gruppo fidentino amplia l'offerta di Energie Green con un investimento da 10 milioni di euro, che consentirà di ridurre le emissioni

Socogas, Gruppo fidentino che opera nel campo delle energie Green, aprirà il suo primo impianto per la produzione di biometano, gas 100% rinnovabile, con un investimento complessivo di 10 milioni di euro. Il Gruppo ha infatti acquisito un impianto nel Comune e di Sorbolo-Mezzani (PR), che attualmente produce biogas e sarà convertito in biometano per una capacità di 400 metri cubi l’ora e una potenza installata di 1,7 Mega Watt.

Le forniture di biomassa agricola arriveranno dalle società agricole del territorio limitrofo, al fine di valorizzare gli scarti dell’agricoltura in una risorsa green. L’impianto produrrà, infatti, oltre 3,5 milioni di metri cubi di biometano l’anno che saranno immessi nella rete nazionale del gas.

“Per il Gruppo Socogas le Energie Green non rappresentano solo l’apertura di nuovi mercati, ma il modo stesso in cui noi guardiamo al futuro: un sistema energetico pulito, giusto ed equo che non lasci nessuno indietro e capace di sostenere uno sviluppo amico dell’ambiente e della qualità della vita delle persone”, spiega Patrizia Zucchi, presidente e Ad del Gruppo Socogas. “Siamo consapevoli della responsabilità sociale e ambientale di un grande Gruppo come il nostro, per questo il nostro impegno nelle fonti energetiche sostenibili e rinnovabili continua a crescere. I biocarburanti sono oggi il miglior alleato della transizione energetica per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e neutralità climatica”, prosegue Zucchi.

Oltre a garantire le stesse prestazioni del metano tradizionale come carburante per l'autotrazione, combustibile per il riscaldamento domestico ed energia per l’industria, il biometano è un gas rinnovabile e molto più ecologico, perché consente una radicale riduzione delle emissioni. Prodotto dagli scarti dell’agricoltura del nostro territorio, il biometano permette anche di ridurre l’approvvigionamento e la dipendenza energetica da altri Paesi. Inoltre, il digestato, ossia il residuo del processo di digestione anaerobica che permette la produzione del biogas a partire dagli scarti agricoli, viene riutilizzato nei campi come fertilizzante organico in sostituzione dei concimi chimici, contribuendo alla fertilità e alla salute del suolo e completando così il ciclo virtuoso dell’economia circolare.

“Il biometano è l’esempio di come l’economia circolare permetta di puntare contemporaneamente a obiettivi di sviluppo compatibile e di autosufficienza energetica, in una importante sinergia con il mondo agricolo che rappresenta il fiore all’occhiello del nostro territorio”, spiega Tommaso Moroni Zucchi, responsabile dello sviluppo delle energie Green per il Gruppo Socogas.