"Essendo un'alternativa sostenibile al gas fossile, che può essere immagazzinato e distribuito in base alla domanda, il biometano può svolgere un ruolo significativo nel raggiungimento degli obiettivi di energia pulita dell'UE", dice la Commissione Ue.
L’Italia potrebbe arrivare a produrre fino a 5,8 miliardi di metri cubi di biometano entro il 2030, di cui 5,5 miliardi di metri cubi da digestione anaerobica e 0,3 da gassificazione. L’Italia ha la capacità di sostituire circa il 9% delle attuali importazioni di gas naturale con biometano. E’ quanto stima la Commissione Ue che ha preparato delle schede nazionali sul biometano per 24 paesi dell’UE per valutare l’attuale livello di produzione di biogas e biometano con potenziale di biometano sostenibile, rispetto alla quota delle loro importazioni di gas naturale nel 2021. Le schede contengono anche messaggi chiave specifici per ciascuno di questi paesi dell’UE.
I paesi che hanno un potenziale di produzione nazionale di biometano inferiore a 0,05 miliardi di metri cubi richiedono la progettazione di progetti specifici per produrre quantità economicamente sostenibili di biometano in modo sostenibile. Per questo motivo la Commissione ha deciso di non preparare una scheda nazionale specifica per Cipro, Malta e Lussemburgo.
La produzione di biometano dell’UE deve raggiungere i 35 miliardi di metri cubi (miliardi di metri cubi) all’anno entro il 2030 e il fabbisogno di investimenti stimato per il periodo ammonta a 37 miliardi di euro. Un obiettivo – dice la Commissione Ue – che può essere raggiunto solo se agiamo insieme. In questo quadro “l'Italia è un esempio di buona pratica per lo sviluppo del mercato nazionale del biometano”.