Bonifica e riqualificazione ambientale: siglato accordo ISPRA-UNEM

24 lug 2024
Previste attività ricerca e studio sulle tecnologie innovative di caratterizzazione e di bonifica dei siti contaminati, attività di sperimentazione da realizzare attraverso la definizione di Piani Operativi di Dettaglio (POD) concordati dalle parti, nonché attività di formazione sulla tutela dell’ambiente e del territorio

Promozione della sostenibilità ambientale e dell’innovazione tecnologica nelle attività di bonifica e di riqualificazione ambientale, diffusione di scambi di esperienze pubblico-privato finalizzate all’innovazione e alla sperimentazione.

Questi gli obiettivi dell’Accordo di collaborazione, di durata quinquennale, firmato lo da UNEM ed ISPRA, che rinnova una collaborazione avviata nel 2020 a seguito della costituzione in ambito associativo del progetto “Riqualificazione ambientale” che oggi coinvolge non solo le aziende committenti, ma anche 21 aziende operanti nelle aree di ingegneria ambientale, bonifica e riqualificazione dei siti contaminati e recupero di siti petroliferi. Nell’ambito dell’Accordo sono previste attività ricerca e studio sulle tecnologie innovative di caratterizzazione e di bonifica dei siti contaminati, attività di sperimentazione da realizzare attraverso la definizione di Piani Operativi di Dettaglio (POD) concordati dalle parti, nonché attività di formazione sulla tutela dell’ambiente e del territorio.

“La sostenibilità ambientale è un tema prioritario per le Aziende che rappresentiamo – ha commentato Marina Barbanti, Direttore Generale di UNEM – e l’Accordo firmato oggi permetterà di proseguire la proficua collaborazione in corso con ISPRA per la definizione e la diffusione dei migliori standard operativi per la riqualificazione ambientale del nostro settore. Un settore impegnato in una trasformazione profonda dei propri processi produttivi e dei propri prodotti in un’ottica di decarbonizzazione, attraverso la riconversione dei siti esistenti evitando così il consumo di nuovo suolo”.

"L'accordo siglato prosegue il confronto positivo tra pubblico e privato, tra autorità e stakeholder e contemporaneamente consente la prosecuzione di attività di ricerca comuni per essere al passo con il progresso tecnico/scientifico sulla tematica della gestione dei siti contaminati”. Questo il commento di Marco Amanti, Direttore del Dipartimento per il Servizio geologico d’Italia, che ha concluso affermando che “Tutto questo consentirà una più efficace gestione degli aspetti ambientali, un incentivo alla riqualificazione delle aree degradate, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, contribuendo anche alla crescita del Paese e dell'economia nazionale”.