Progetto coordinato da Air Liquide e sviluppato in collaborazione con Eni e Snam. L'iniziativa è supportata da 16 aziende operanti nei cluster industriali interessati.
Il progetto Callisto entra a far parte della lista dei Progetti di Interesse Comunitario. Come spiega una nota di Air Liquide, l’ammissione nella lista dei progetti PCI consentirà a Callisto, una volta superati i passaggi dell’iter in corso la cui conclusione è attesa nel 2024, di poter accedere al fondo Connecting Europe Facility Fund (CEF) finalizzato all’ottenimento di finanziamenti a fondo perduto per supportare gli studi e lo sviluppo delle infrastrutture per la ricezione, il trasporto e lo stoccaggio della CO2.
Coordinato da Air Liquide e sviluppato in collaborazione con Eni e Snam, il progetto Callisto - CArbon LIquefaction transportation and STOrage - ha l'obiettivo di sviluppare una catena del valore della CCS nell’Europa sud-occidentale, focalizzandosi sulla decarbonizzazione dell’Hub di Fos sur Mer, in Francia, e delle aree industriali italiane, a partire da quella di Ravenna e Ferrara. L'iniziativa è supportata da 16 aziende operanti nei cluster industriali interessati.
Nell’ambito del progetto, Air Liquide - spiega la società - farà da aggregatore della CO2 proveniente dai cluster industriali francesi dell’Hub di Fos e della Valle del Reno, occupandosi inoltre della gestione e del trasporto della CO2, potendo contare sulle proprie competenze che si estendono sull’intera catena di valore - dalla cattura alla liquefazione, fino al trasporto della CO2 - e sulla sua innovativa tecnologia proprietaria CryocapTM in grado di catturare fino al 95% delle emissioni di CO2 dagli impianti industriali.
La CO2 sequestrata sarà stoccata nell’hub CCS a Ravenna, che Eni come operatore sta sviluppando in JV con Snam, dotato di una grande capacità di stoccaggio, stimata in oltre 500 milioni di tonnellate, con l’obiettivo sviluppare il più grande network multimodale nel Mediterraneo per la cattura, il trasporto e lo stoccaggio CO2, offrendo una soluzione di decarbonizzazione per le industrie hard to abate (come cementifici, fertilizzanti, acciaierie etc.) e proponendosi come riferimento per il Sud Europa.
Callisto – spiega Air Liquid - si inserisce nel quadro del più ampio progetto relativo all'Hub CCS di Ravenna, il cui avvio è previsto per l'inizio del 2024 con l’iniezione ai fini dello stoccaggio permanente di 25 mila tonnellate all'anno di CO2, catturate dalla centrale a gas di Casal Borsetti di Eni.
Lo sviluppo industriale della fase 2, il cui avvio è previsto entro il 2026, consentirà di raggiungere una capacità di stoccaggio di 4 milioni di tonnellate al 2030.
Ulteriori espansioni potranno portare i volumi fino a 16 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.