La prima tappa del Farming Days 24 ha inoltre visto la presentazione della nuova Fondazione Farming for Future, nata dal progetto omonimo del CIB
E’ ripartito dal Piemonte il nuovo ciclo di appuntamenti del CIB-Consorzio Italiano Biogas tra le aziende agricole più rappresentative del Biogasfattobene. La prima tappa del Farming Days 24 si è svolta presso l’Azienda Agricola Bagnod di Piverone (TO), in una regione che è diventata un simbolo dello sviluppo del settore in Italia grazie alla presenza di oltre 220 impianti di biogas agricolo. E' quanto annuncia il CIB in una nota.
La giornata è iniziata con un approfondimento sul decreto pratiche agroecologiche, volto a promuovere la diffusione di pratiche ecologiche nella produzione di biogas e in agricoltura, con investimenti previsti per 193 milioni di euro. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il settore attende ora dal GSE la pubblicazione delle regole operative per definire le modalità di accesso ai bandi.
L’Azienda Agricola Bagnod ha scelto di investire nell’economia circolare. Dopo aver realizzato un impianto biogas nel 2006, ha deciso di affrontare una nuova sfida presentando, in occasione della prima tappa del Farming Days 24, un nuovo impianto biometano da 400 Sm3/h. Questo impianto è tra i primi realizzati grazie agli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ed è prossimo all'entrata in esercizio.
Durante il Farming Days 24, dopo la sessione dedicata ai temi dell'agricoltura 4.0, sono state effettuate prove in campo, concentrandosi sulla gestione dei dati in agricoltura, le tecniche più efficienti per mappare la fertilità del suolo e le metodologie per la minima lavorazione. In chiusura, l'attenzione si è spostata sull'uso efficiente del digestato e le sue proprietà come fertilizzante organico per migliorare la salute del suolo.
Nel pomeriggio, l'evento ha ospitato un convegno di approfondimento sulle novità recenti del settore. Tra queste, le misure per la continuazione della produzione elettrica da biogas, l'approvazione del nuovo decreto FER2 da parte della Commissione UE e la delibera ARERA sui prezzi minimi garantiti per gli impianti biogas. Entrambi questi sviluppi sono cruciali per il futuro del biogas italiano e sono stati oggetto di particolare attenzione da parte del Consorzio Italiano Biogas negli ultimi mesi.
“La tutela di tutte le produzioni di energia da biogas resta uno degli obiettivi principali dell’azione del Consorzio. In questo senso ci auguriamo che ARERA possa accogliere favorevolmente le nostre proposte portate avanti durante la consultazione aperta sulla delibera sui prezzi minimi garantiti affinché la misura possa essere quanto più inclusiva possibile. L’approvazione dopo sette anni di attesa del decreto FER 2 da parte di Bruxelles è un altro tassello della definizione del quadro di riferimento per il nostro settore. E’ necessario quanto prima definire un piano di lungo periodo per dare continuità e stabilità anche alla produzione elettrica da biogas su una traiettoria che vada di pari passo a quella prevista per la produzione di biometano”, ha commentato il Presidente del CIB Piero Gattoni.
Molto seguito - si legge nella nota - anche il dibattito sul biometano e sui risultati dei primi tre bandi, a pochi giorni dall’apertura della quarta procedura competitiva.
Su questo ha aggiunto Gattoni: "Questa tappa arriva a pochi giorni dall’apertura del quarto bando per lo sviluppo del biometano e a un anno alla fine del percorso del PNRR. Le recenti misure approvate a favore del settore incoraggiano sicuramente la spinta verso gli investimenti del Piano ma occorre accelerare e mettere in pratica ogni misura utile che possa agevolare il raggiungimento degli obiettivi finali del PNRR. Inoltre, alla luce delle stime proposte con il PNIEC, di cui siamo in attesa di conoscere il testo definitivo entro fine mese, il nostro Paese deve essere in grado già da ora di delineare un quadro normativo che supporterà le politiche di sviluppo del settore fino al 2030 ed oltre. Una traiettoria di lungo termine che ci permetterà di dare maggiore slancio al percorso di decarbonizzazione, stimolando gli investimenti necessari verso il conseguimento degli obiettivi di sicurezza energetica e di transizione ecologica”.
Durante l’evento, Luca Barberis della Direzione Fonti Rinnovabili GSE ha sottolineato l'importanza dell'agricoltura nel settore energetico e nella valorizzazione dei territori. Riguardo al PNRR, Barberis ha evidenziato le misure attuate per lo sviluppo del biometano, menzionando 157 impianti approvati con i primi tre bandi, per un totale di 630 milioni di Smc, con obiettivi significativi fino al 2030.
La prima tappa del Farming Days 24 ha inoltre visto la presentazione della nuova Fondazione Farming for Future, nata dal progetto omonimo del CIB, che rappresenta un impegno verso un futuro agricolo sostenibile. Il Farming Days proseguirà il 10 ottobre in Veneto, a Salizzole (VR), presso l’Azienda Agricola Cazzola.