Con l'assegnazione dei fondi al Cluster di HyNet si avvierà ufficialmente l'industria Ccs nel Regno Unito.
Eni ha accolto con favore l’annuncio del governo britannico sull'assegnazione dei fondi relativi al progetto di trasporto e stoccaggio di CO2 di Liverpool Bay. Il finanziamento, si legge in una nota di Eni, include investimenti per gli emettitori industriali in Track 1 e rappresenta una tappa fondamentale verso la fase esecutiva di HyNet, che sbloccherà ulteriori significativi investimenti nell'area.
HyNet, continua la nota, è uno tra i progetti CCS più avanzati del Regno Unito ed Eni, in qualità di operatore per il sistema di trasporto e stoccaggio di CO2, contribuirà ad abbattere in modo sicuro le emissioni delle industrie hard-to-abate nel nord ovest dell'Inghilterra e del Galles del Nord con una capacità iniziale di stoccaggio pari a 4,5 milioni di tonnellate di CO2 all'anno nella prima fase, e un aumento potenziale fino a 10 milioni di tonnellate di CO2 all'anno dopo il 2030.
Il progetto, si legge, ridurrà l’impatto di queste industrie e contribuirà all’obiettivo del Regno Unito di stoccare 20-30 milioni di tonnellate di CO2. Trasformerà infatti una delle regioni industriali più energivore del Paese in uno dei primi cluster industriali a basse emissioni di carbonio al mondo attraverso il riutilizzo dei giacimenti di gas depletati operati da Eni nella baia di Liverpool.
“La notizia di oggi rappresenta un passo importante verso la creazione di una nuova filiera di business legata alla transizione energetica. HyNet diventerà uno dei primi cluster a basse emissioni di CO2 al mondo e il progetto decarbonizzerà uno dei principali distretti industriali ad alta intensità energetica, promuovendo una crescita economica significativa in questa regione del Regno Unito", ha commentato Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni.