L'introduzione di un "carbon correction factor" permetterebbe di raggiungere gli obiettivi condivisi di riduzione delle emissioni.
Modificare la regolamentazione sui target di riduzione delle emissioni dei veicoli introducendo un “carbon correction factor”, per affiancare alle tecnologie elettriche e ad idrogeno anche quelle con carbon neutral fuels (biocarburanti, biometano, bioGNL e BioGPL, recycled carbon fuels, e-fuels o carburanti sintetici).
A ribadirlo sono le associazioni e le imprese, in occasione dell'evento “Scenari di decarbonizzazione per un trasporto stradale pesante sostenibile e competitivo” organizzato alla COP29 di Baku da ANFIA, ANITA, Assogasliquidi-Federchimica e UNEM, alla presenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
L'evento, si legge in una nota congiunta, è stato l’occasione per approfondire e delineare percorsi realistici in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi globali di lotta al cambiamento climatico, valorizzando filiere industriali, infrastrutture produttive, logistiche e distributive.
La modifica proposta, continua la nota, permetterebbe infatti di raggiungere realmente gli ambiziosi e condivisi obiettivi di decarbonizzazione, valorizzando tutte le tecnologie effettivamente in grado di abbattere le emissioni di CO2.