Approvato emendamento sugli enti locali del governo alla manovra, che ha avuto il via libera in commissione Bilancio al Senato
Cento milioni di euro in favore delle Regioni a statuto ordinario per l'anno 2024 al fine di coprire i maggiori costi determinati dall'aumento dei prezzi delle fonti energetiche degli anni 2022 e 2023 e la riduzione di 250 milioni di euro di somme disponibili per investimenti stabiliti nel Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021.
E' quanto previsto in un emendamento sugli enti locali del governo alla manovra, che ha avuto il via libera in commissione Bilancio al Senato. La riduzione di 250 milioni di euro degli stanziamenti, spiega la relazione che accompagna il testo, si rende necessaria per garantire la neutralità finanziaria sui saldi di finanza pubblica. In particolare, il riconoscimento alle regioni di un contributo di 100 milioni di euro, ampliando la capacità di spesa corrente per 100 milioni nel 2024, richiede pari copertura in termini di indebitamento netto.
Considerato che le risorse stanziate per spese di investimento pluriennali, sulla base delle informazioni più aggiornate incorporate nei quadri tendenziali di finanza pubblica presentati nella Nadef 2023, hanno sotteso un diverso profilo di impatti sull'indebitamento netto (40% per il primo e il secondo anno e il 20% per il terzo anno) occorre ridurre gli stanziamenti per investimenti di 250 milioni di euro.