Il Presidente Vincenzi: "Necessarie politiche comuni europee di contrasto e adattamento".
Nei mesi di settembre e ottobre 2024 il numero di nubifragi in Italia è pari a 692, cioè il 91% di quelli complessivamente registrati nello stesso periodo del quinquennio 2019-2023 (759). È quanto si legge in una nota dell'Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e della Acque Irrigue (ANBI).
Il nostro Paese, si legge, sta infatti affrontando un autunno segnato da emergenze climatiche, con nubifragi intensi e diffusi che hanno causato gravi danni e alluvioni. Il numero di eventi estremi verificatisi, continua la nota, evidenzia le fragilità infrastrutturali e il ritardo nelle misure di prevenzione.
Ne risentono anche le riserve idriche: al Nord i bacini e i grandi laghi sono eccezionalmente pieni, mentre al Sud i volumi d’acqua scarseggiano, con riduzioni preoccupanti negli invasi.
“Il vero modo per dimostrare concreta solidarietà alla Spagna alluvionata è che la UE assuma il contrasto e l’adattamento alla crisi climatica come obiettivi prioritari comuni", sostiene Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI.