Culligan: acqua potabile dal mare per contrastare crisi idrica

17 giu 2024
La tecnologia ottimizza anche il pH, proteggendo le membrane dell’impianto da incrostazioni e mantenendo la qualità e il gusto dell’acqua

Il cambiamento climatico e i conseguenti eventi meteorologici estremi hanno spinto governi e aziende, sia pubbliche che private, a riflettere sul futuro delle risorse idriche, rivolgendosi alla scienza e alla tecnologia per trovare soluzioni efficaci. In Italia, numerose tecnologie di desalinizzazione a osmosi inversa sono già impiegate per produrre acqua dolce di qualità per usi industriali e di servizio, come l’acqua per piscine in ambito alberghiero, o per ottenere acqua potabile in zone soggette a siccità, come aree insulari, comunità isolate, camping e strutture ricettive.

E' quanto scrive Culligan in una nota, che afferma di aver scelto la tecnologia di desalinizzazione a osmosi inversa Culligan SW EVO per proteggere le risorse idriche. Questa soluzione recupera fino al 50% dell’acqua di processo ed è programmabile per un utilizzo flessibile e personalizzato, con applicazioni sia su piccola che larga scala. Le nuove tecnologie di recupero energetico riducono al minimo i consumi e i costi operativi, e la modularità consente una rapida installazione.

Le esigenze e i tipi di utenza che possono beneficiare delle tecnologie di desalinizzazione a osmosi inversa sono molteplici e richiedono soluzioni personalizzate. Pertanto, il processo di filtraggio dell’acqua deve essere affrontato con un approccio integrato che consideri anche la conservazione, il riutilizzo e il trattamento dell’acqua di mare, insieme ai costi di gestione e alla sostenibilità ambientale. 

La desalinizzazione a osmosi inversa - si legge nella nota - offre vantaggi diretti e indiretti per le comunità e le aziende che ne fanno uso, rendendole indipendenti dal prelievo di acqua dalla rete, beneficiando così la collettività poiché l’acqua rimane disponibile per altre utenze che potrebbero non avere accesso a questa tecnologia.

Queste caratteristiche rendono la tecnologia adatta a contesti residenziali, industriali e della pubblica amministrazione. I dissalatori Culligan sono disponibili in sette modelli, con portate da 5 a 40 m³/h, per trattare acque con salinità fino a 3.000 ppm di TDS. Grazie all’osmosi inversa, la salinità dell’acqua può essere ridotta da 37.000 ppm a circa 320 ppm, comparabile all’acqua oligominerale, con un’efficienza di filtraggio e rimozione del sale e dei contaminanti del 99%, garantendo un’acqua potabile sicura. La tecnologia ottimizza anche il pH, proteggendo le membrane dell’impianto da incrostazioni e mantenendo la qualità e il gusto dell’acqua.

“L’emergenza idrica è un tema che tocca tutti, non solo i professionisti del trattamento delle acque. Culligan ha scelto di impegnarsi concretamente per favorire il risparmio dell’acqua, rigenerarla e rimetterla in circolo, attraverso la campagna divulgativa Save Water, rivolta ad aziende, progettisti e decision maker della Pa, oltre che al pubblico”, ha spiegato Lauro Prati, che continua: “La corretta gestione dell’acqua è un tema che riguarda davvero tutti noi. Fare cultura della sostenibilità significa prima di tutto coinvolgere le persone, ma anche offrire loro tecnologie a basso impatto e consumi ridotti, coniugando risparmio idrico ed economico”.

Culligan IW EVO è stata già applicata con successo in diversi contesti, tra cui spicca l'Isola d'Elba, che ospita 31.000 residenti e accoglie fino a 3 milioni di turisti in estate. Per l'isola, Culligan ha progettato e prodotto quattro linee di osmosi inversa per la desalinizzazione dell'acqua di mare, convertendola in acqua potabile con una capacità di 80 litri al secondo, pari a 288 m³/h, sufficienti a soddisfare le esigenze estive di residenti e turisti.

L'acqua ottenuta rispetta i livelli di salinità e di Boro inferiori a quelli stabiliti dalle normative italiane (Decreto legislativo 18/2023 e 31/2001) grazie alle membrane di seconda generazione LG Chem NanoH2O, che offrono una reiezione del sale del 99,89-99,88%, la più alta del settore, e una reiezione del Boro del 93%.

La soluzione - si legge nella nota - non solo garantisce la qualità dell'acqua, ma è anche a basso impatto ambientale e a ridotto consumo energetico. Per minimizzare i consumi, il sistema utilizza una pompa a pistoni più efficiente rispetto a quella centrifuga e un recuperatore isobaro con pompa booster. Il corretto dimensionamento dell’impianto e l’uso di sistemi per il recupero dell’energia sono ulteriori vantaggi che derivano dalla specializzazione e dalla capacità di personalizzazione di Culligan.

L'esempio dell'Isola d'Elba dimostra che la tecnologia di desalinizzazione a osmosi inversa, se adeguatamente applicata e gestita, può essere una soluzione concreta e replicabile per affrontare la scarsità di acqua potabile in qualsiasi contesto accessibile all'acqua marina.