Focus del convegno le sfide tecnologiche e normative per la resilienza degli impianti energetici in caso di minacce cyber.
Un workshop sulle sfide attuali e le innovazioni tecnologiche applicate alla sicurezza informatica dei sistemi energetici. È l'evento conclusivo del Progetto Integrato coordinato da RSE "Cybersecurity dei Sistemi Energetici", che si è svolto presso la sede del GSE a Roma.
Il convegno, si legge in una nota congiunta, ha riunito ricercatori di RSE, ENEA, CNR, università, enti di ricerca e operatori, per condividere i risultati ottenuti e discutere le prospettive future di un settore cruciale per il sistema Paese, in piena transizione energetica e digitale.
Tra i temi affrontati, i ricercatori hanno presentato sperimentazioni sugli standard crittografici utilizzati nel controllo delle infrastrutture energetiche, con particolare attenzione alle loro prestazioni e al loro adattamento a contesti sempre più complessi. È stato approfondito l’utilizzo di tecnologie emergenti come la crittografia quantistica, che offre nuove soluzioni per la protezione dei dati.
Altro aspetto rilevante, continua la nota, è stato il ruolo della gestione delle chiavi di cifratura e dei certificati digitali, considerati elementi fondamentali per garantire sicurezza e resilienza. Sono stati illustrati modelli innovativi basati su blockchain che, si legge, consentono una gestione distribuita e altamente sicura delle risorse energetiche. Le discussioni hanno poi toccato la conformità dei dispositivi IoT e delle reti 5G utilizzati nelle micro-reti energetiche.
Particolare interesse è stato dedicato agli strumenti avanzati per la gestione del rischio e la simulazione di attacchi informatici. In questo contesto, gli strumenti di simulazione e i digital twin sono emersi come soluzioni promettenti per analizzare e prevedere scenari critici, mentre le piattaforme di rilevamento di anomalie cyber, basate su algoritmi di intelligenza artificiale, si stanno dimostrando, secondo i presenti, indispensabili per identificare e contrastare tempestivamente possibili minacce.
In parallelo, l’incontro ha evidenziato che i risultati normativi ottenuti sono in grado di garantire un elevato grado di maturità di cybersecurity nello scambio dati con gli utenti connessi alle reti di media e bassa tensione. Questi progressi, spiega la nota, rappresentano una base solida per il prossimo Piano Triennale 2025-2027, che sarà orientato all’adozione di standard di cybersecurity e regolamenti energetici volti ad accrescere la controllabilità delle risorse energetiche e a sostenere un sistema sempre più flessibile e sicuro.
Infine, i risultati e il confronto durante l’evento hanno evidenziato i progressi compiuti nel campo della cybersecurity dei sistemi energetici e hanno messo a disposizione della comunità scientifica, degli operatori, dei fornitori di dispositivi e servizi e dei decisori istituzionali i risultati dell'attività di ricerca coordinata da RSE con il contributo di ENEA e CNR.