Per il Pd si tratta di un provvedimento "insufficiente, inadeguato e senza alcuna visione".
La Camera approva il Dl Alluvioni, con 172 sì, nessun voto contrario e 97 astenuti. Ora passa al Senato. Il testo, composto da 39 articoli, interviene sugli interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali che si sono verificati a partire dallo scorso primo maggio. Tra le novità, la nomina del generale Figliuolo a commissario straordinario per la ricostruzione e la sospensione dei versamenti tributari e contributivi.
"Dopo un serrato e meticoloso lavoro in Commissione, con oltre cento audizioni tra rappresentanti di categoria e delle amministrazioni, la maggioranza di governo ha dato un’importante risposta economica ai territori colpiti dalla tragica alluvione dello scorso maggio. Abbiamo infatti stanziato oltre un miliardo di euro per l’anno in corso, 750 milioni per l’anno prossimo e 841 milioni per il 2025, che insieme agli interventi per la ricostruzione superano i 4 miliardi di euro", ha commentato Mauro Rotelli, Presidente della commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici a Montecitorio, DI Fratelli d’Italia.
Per il Pd si tratta invece di un provvedimento "insufficiente, inadeguato e senza alcuna visione". “Sono passati ormai tre mesi – afferma il deputato del PD Andrea Gnassi - e non si è visto un euro da parte dello Stato per le popolazioni colpite. Arrivano due decreti che sono insufficienti, inadeguati, costruiti per pezzi e non con una visione, ma ancora prima ci arriviamo con quella che è stata la postura istituzionale di una maggioranza e del governo, una postura del governo e di molti, non tutti i suoi membri, improntata al doppio registro”.