Le criticità da affrontare: "una rete distributiva frammentata e inefficiente, problematicità di carattere ambientale, scarsa capacità di controllo e verifica degli operatori sul mercato e della qualità dei prodotti commercializzati".
Maggiore rigore e controlli sull'autorizzazione alla vendita, chiarezza e prevedibilità nei rapporti verticali tra titolari dell'impianto e gestori, riorganizzazione della rete e riconversione green. Sono gli obiettivi del ddl per la riforma del settore della distribuzione di carburanti e la ristrutturazione della rete, su cui stanno lavorando i ministeri delle Imprese e del made in Italy e dell'Ambiente e della sicurezza energetica (v. allegato).
Il lavoro dei due ministeri partono dall’assunto che in Italia abbiamo "una rete distributiva frammentata e inefficiente, problematicità di carattere ambientale, scarsa capacità di controllo e verifica degli operatori sul mercato e della qualità dei prodotti commercializzati".
Il disegno di legge si compone di due capi. Il primo è relativo alla riforma del regime autorizzatorio e interventi di razionalizzazione dei rapporti contrattuali ed economici tra titolari degli impianti e gestori, alle norme transitorie e gli interventi di razionalizzazione sulla cartellonistica. Il secondo capo riguarda l’ammodernamento della rete in modo da favorire il rifornimento di veicoli alimentati ad energia elettrica nell’ottica della progressiva decarbonizzazione del settore trasporti e la semplificazione delle procedure per l’installazione delle stazioni di ricarica.
In allegato le slide della presentazione del ddl.