"Il nostro percorso di sostenibilità prevede un’attenzione particolare allo sviluppo delle persone attraverso un ambiente di lavoro stimolante e inclusivo, ed inoltre promuove iniziative di partnership e di supporto alle nostre comunità locali,”, commenta Paolo Dellachà, Amministratore Delegato di Industrie De Nora
Il Consiglio di Amministrazione di Industrie De Nora, multinazionale italiana specializzata in elettrochimica e leader nelle tecnologie sostenibili, ha approvato il Piano di Sostenibilità al 2026 ed al 2030.
Il piano prevede una agenda completa di iniziative e obiettivi quantitativi, declinata in quattro pilastri, fondati su una solida governance e sui valori del Gruppo. Innovazione Green: 100% dei nuovi prodotti valutati tramite scorecard di sostenibilità entro il 2025; >80% spese R&D con impatto positivo sugli SDG1 entro il 2026; Riduzione pari al 4% dei metalli nobili utilizzati nei rivestimenti catalitici entro il 2026. Climate Action ed Economia Circolare: Riduzione del 50% delle emissioni Scopo 1 e Scopo 2 ed intensità3 Scopo 3 entro il 2030; 5% di contenuto di metalli nobili riciclati nei prodotti entro il 2030; >80% degli imballaggi in legno deforestation-free entro il 2030. Sviluppo continuo delle persone, inclusione e benessere: Adozione di una policy DE&I entro il 2024; 100% dei siti certificati ISO 45001 entro il 2025; 100% dei siti con una linea telefonica per la salute mentale entro il 2026. Community Engagement, partnership e supply chain sostenibile; Adozione della policy Human Right entro il 2024; >50% dei fornitori4 valutati in base alla sostenibilità entro il 2030; Oltre 40% di presenza femminile fra gli studenti coinvolti nei programmi di carriera STEM entro il 2026
La società - si legge nel bilancio - si impegna a sviluppare una scorecard di sostenibilità che permetta di valutare il profilo climatico, la circolarità, l’impatto sulla biodiversità e l’utilizzo di materie prime critiche dei prodotti nuovi ed esistenti, basandosi sulla metodologia LCA (Life Cycle Assessment), su una Circular Design Guideline realizzata internamente e collegata con la tassonomia in corso. Questo processo di assesment sarà parallelamente affiancato da una rafforzata attività di ricerca e sviluppo in chiave “clean tech”, con l’obiettivo di dedicare l’80-100% delle risorse R&D in progetti che abbiano un impatto positivo entro il 2026.