Il Consiglio di Amministrazione di De Nora, multinazionale italiana quotata sull’Euronext Milan specializzata in elettrochimica, leader nelle tecnologie sostenibili e nella nascente industria dell’idrogeno verde, riunitosi sotto la presidenza di Federico De Nora, ha approvato la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023.
Ricavi a 420,4 milioni di euro (410,5 milioni nel primo semestre 2022), +2,4% su base annua. EBITDA adjusted a 86,1 euro (102,3 milioni nel primo semestre 2022), -15.8% su base annua. Utile netto a 46,7 milioni (euro 39,7 milioni nel primo semestre 2022), +17,6% su base annua. Sono i risultati principali della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 approvati dal Consiglio di Amministrazione di De Nora.
“Il primo semestre 2023 - commenta Paolo Dellachà, Amministratore Delegato di Industrie De Nora - si chiude positivamente con ricavi in crescita ed una solida redditività operativa, che si è espressa in un Ebitda Adj margin superiore al 20% in linea con la nostra guidance. Il nostro modello di business si basa sulla leadership tecnologica ed è caratterizzato da una forte differenziazione dei mercati e delle geografie in cui operiamo e da una percentuale rilevante di ricavi derivanti dai servizi aftermarket, questo ci rende resilienti anche in condizioni macroeconomiche sfidanti ed incerte, permettendoci di proseguire in modo profittevole il nostro percorso di sviluppo sostenibile”.
“La crescita nel semestre è stata trainata dalla Business Unit Energy Transition, che ha realizzato 400 MW di tecnologie per la generazione di idrogeno verde, - prosegue Paolo Dellachà - portando la produzione totale dal 2022 ad oggi a 700 MW e confermando la leadership di De Nora a livello globale. Il forte posizionamento di De Nora nell’idrogeno verde si riflette anche nelle dimensioni del backlog che raggiunge ad oggi i 2,7 GW, se si include l’importante progetto in Svezia per oltre 700 MW annunciato dalla nostra joint venture thyssenkrupp nucera, che si è quotata con successo sulla Borsa di Francoforte nel mese di luglio.”
Il primo semestre 2023 - fa sapere la società - evidenzia ricavi pari a euro 420,4 milioni, in crescita del 2,4% (+4.1% a cambi costanti) rispetto ai 410,5 milioni di euro riportati nel primo semestre 2022. Tale evoluzione riflette principalmente la crescita nei segmenti di business Energy Transition ed Electrode Technologies, che hanno più che compensato l’attesa normalizzazione del segmento Water Technologies attribuibile alla linea pools.
L’EBITDA Adjusted è pari a euro 86,1 milioni (euro 102,3 milioni al 30 giugno 2022), con un EBITDA Adjusted margin pari al 20,5% in linea con la guidance per il 2023. La variazione, rispetto all’esercizio precedente, rispecchia principalmente un primo semestre 2022 eccezionalmente positivo ed un diverso mix dei ricavi nei business Electrode Technologies e Water Technologies, quest’ultimo, come già indicato, caratterizzato da un minor contributo della linea pools. L’evoluzione del business Energy Transition ha contribuito positivamente allo sviluppo della redditività consolidata.
L’EBIT è pari a euro 67,4 milioni, in crescita rispetto ai 62,8 milioni di euro nel primo semestre 2022. L’evoluzione riflette sia l’andamento dell’EBITDA, sia gli oneri straordinari legati al processo di quotazione avvenuto nel 2022. La quota di risultato delle partecipazioni valutate col metodo del patrimonio netto, riferita alla joint venture thyssenkrupp nucera AG &Co. KGaA (“thyssenkrupp nucera”), detenuta nel primo semestre 2023 al 34%, è positiva per euro 1,5 milioni (risultato netto di competenza per il periodo 1° gennaio – 31 marzo 2023), rispetto ai 5,5 milioni di euro negativi del primo semestre 2022.
La gestione finanziaria presenta oneri netti pari a euro 4,5 milioni, rispetto ai proventi netti di euro 3,7 milioni del primo semestre 2022, che beneficiavano di un miglior saldo netto tra proventi e oneri su cambi.
L’utile netto del Gruppo si attesta a euro 46,7 milioni al 30 giugno 2023 rispetto a euro 39,7 milioni nello stesso periodo 2022. Il backlog ammonta a euro 721,7 milioni (euro 789,6 milioni al 31 dicembre 2022 ed euro 740,8 milioni al 31 marzo 2023), l’evoluzione riflette principalmente la buona esecuzione dei progetti nel periodo di riferimento e l’acquisizione di nuovi ordini. In particolare, nel segmento di business Electrode Technologies, il nuovo contratto pluriennale relativo al progetto OxyChem in USA ha contribuito ad incrementare la visibilità del fatturato dei prossimi esercizi.
Con particolare riferimento al segmento di business Energy Transition, il backlog si attesta a euro 168 milioni riferiti a circa 2 GW equivalenti di tecnologie per la produzione di idrogeno verde. Includendo il contratto annunciato nel mese di maggio dalla joint venture thyssenkrupp nucera, relativo alla fornitura di oltre 700 MW equivalenti di elettrolizzatori AWE in Svezia, il backlog del segmento di Business Energy Transition salirebbe a 2,7 GW.