Il depuratore di Sant’Agostino è caratterizzato da una potenzialità di 100.000 Abitanti Equivalenti e dovrà poter mantenere la propria efficienza depurativa ancora per diversi anni in un costante processo di ottimizzazione volto a migliorare gli impatti sulle aree circostanti.
Allo studio nuovi investimenti, pari a 1,5 mln di euro, di Viacqua e Comune di Vicenza per efficientare l’impianto di depurazione di Sant’Agostino e ridurre i disagi per le aree circostanti, che si aggiungono ai 2 mln dello scorso anno. Come spiega una nota di Viacqua, il depuratore di Sant’Agostino è previsto in dismissione nell’ambito dell’ampliamento del polo depurativo di Casale, la cui tabella di marcia procede come da programma. Nelle scorse settimane, infatti, è stata aggiudicata la gara d’appalto per i lavori che si concluderanno nell’arco dei prossimi sette anni. Solo allora sarà possibile chiudere definitivamente Sant’Agostino, insieme ad altri sei impianti minori della prima cintura urbana intorno a Vicenza.
A questo fine, quindi, Viacqua ha previsto una serie di nuovi interventi, da realizzare a breve e a medio termine. Per quanto riguarda gli interventi previsti a breve termine, entro la fine del 2023, si procederà con il completamento delle coperture sui pre-trattamenti, con specifico riferimento ai comparti di sollevamento iniziale e dissabbiatura-disoleatura; il potenziamento dei sistemi di nebulizzazione già presenti sull’impianto per l’abbattimento degli odori.
Nel medio termine è invece previsto: entro il primo trimestre 2024, avvio di un’attività di modellazione del processo, mirata a simulare diversi scenari di funzionamento e individuare ulteriori potenziali interventi di miglioramento attuabili; in vista di una eventuale copertura fissa del comparto di sedimentazione primaria, sostituzione del carroponte con relativi interventi sulle componenti elettromeccaniche; in caso di realizzazione della copertura fissa, interventi di rinforzo strutturale e di risanamento delle pareti interne ed esterne del sedimentatore primario e realizzazione di apposito sistema adibito al trattamento dell’aria esausta.
Considerato che, per l’esecuzione di questi interventi, si dovrà prevedere un importante fermo della sezione, è necessario condurre anche uno studio mirato a verificare la fattibilità di realizzazione di una condotta di bypass a servizio del comparto di sedimentazione primaria. Questa condotta consentirà di gestire la fase transitoria dei lavori, garantendo al tempo stesso la continuità di trattamento del refluo per il periodo necessario ad eseguire gli interventi interni alla vasca.
Solo a seguito della conferma della fattibilità della condotta di bypass sarà quindi possibile procedere con l’affidamento e la realizzazione degli interventi, le cui tempistiche di esecuzione sono calcolate in 11 mesi dopo l’aggiudicazione.