Il nostro Paese potrebbe sostituire circa il 9% delle sue attuali importazioni di gas naturale con il biometano.
L’Aula del Senato, nell’ambito della legge di conversione del Dl Asset, ha dato il via libera alla norma che definisce l’adeguamento dell’incentivo alla produzione di biometano, previsto dal DM 15 settembre 2022, all’andamento dell’inflazione registrata da novembre 2021.
Per il CIB - Consorzio Italiano Biogas si tratta di una "misura indispensabile" per consentire al settore di perseguire gli obiettivi dettati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e delineare una traiettoria di sviluppo del biometano nel nostro Paese.
La misura "rappresenta un impulso importante per affrontare la sfida della transizione ecologica e dare piena attuazione al PNRR. I risultati ottenuti con il primo bando biometano hanno richiesto una maggiore attenzione delle Istituzioni per non rallentare lo sviluppo del settore, alle prese con l'aumento dei costi dovuti al conflitto russo-ucraino", dichiara Piero Gattoni, Presidente del CIB.
“Di fronte a un quadro come quello attuale ancora attraversato da forti pressioni di instabilità economica ed energetica, non sono più rinviabili azioni urgenti che permettano di portare a termine gli obiettivi del Recovery Plan, semplificando i procedimenti e aumentando così la produzione di energia rinnovabile. Questo provvedimento che adegua il valore del supporto previsto dalla norma PNRR alla crescita dell’inflazione registrata negli ultimi anni va in questa prima direzione e auspichiamo possa consentire una maggiore partecipazione ai prossimi bandi, permettendo al settore agricolo di programmare in tempo gli investimenti futuri.”, aggiunge Gattoni.
“Al contempo, è stato avviato un confronto positivo con ARERA per chiedere l’avvio con massima urgenza della definizione del valore del prezzo minimo garantito per gli impianti biogas che producono energia elettrica rinnovabile alla fine del periodo di incentivazione", conclude Gattoni.
Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Commissione Ue, l’Italia ha il potenziale per produrre biometano sostenibile per 5.8 miliardi di metri cubi entro il 2030, di cui 5.5 miliardi di mc da digestione anaerobica. Il nostro Paese potrebbe sostituire circa il 9% delle sue attuali importazioni di gas naturale con il biometano.