Negli ultimi anni la ricerca ha evidenziato i potenziali benefici delle celle a combustibile a idrogeno per il settore marittimo, mentre l'IMO ha recentemente rivisto la propria strategia puntando su uno scenario a zero emissioni entro il 2050
Sviluppare un quadro normativo per consentire l’utilizzo dell’idrogeno nel trasporto marittimo. È questo l’obiettivo del progetto e-SHyIPS, che conta su un finanziamento europeo di oltre 400 mila euro e al quale partecipa anche l’Italia con ENEA, all’interno del consorzio Atena, insieme a Politecnico di Milano (coordinatore) e Cineca per complessivi 14 partner provenienti da 7 Paesi Ue.
“Il progetto e-SHyIPS si inserisce in uno scenario europeo che vede ancora una scarsa diffusione delle imbarcazioni alimentate a idrogeno e l’assenza di una regolamentazione riconosciuta e condivisa a livello internazionale che disciplini l’adozione dell’idrogeno a bordo”, spiega Viviana Cigolotti, responsabile della Divisione ENEA di Tecnologie e vettori per la decarbonizzazione. “Dato che risultano insufficienti le linee guida dell’International Maritime Organization (IMO) sulle celle a combustibile alimentate a idrogeno per la propulsione navale, e-SHyIPS intende definire un processo di certificazione che integri le attività di ricerca sugli standard con simulazioni ed esperimenti di laboratorio, al fine di passare dalla teoria all’applicazione”, aggiunge Cigolotti.
Esperti internazionali aggiorneranno il Codice IGF (International Code of Safety for Ships using Gases or other Low-flashpoint Fuels) per le navi passeggeri alimentate a idrogeno, ossia il Codice di sicurezza per le imbarcazioni che utilizzano gas o altri combustibili a basso punto di infiammabilità. Parallelamente, verrà elaborata una roadmap per promuovere l'economia dell'idrogeno nel settore marittimo.
Negli ultimi anni, si legge nella nota di Enea, la ricerca ha evidenziato i potenziali benefici delle celle a combustibile a idrogeno per il settore marittimo, mentre l'IMO ha recentemente rivisto la propria strategia puntando su uno scenario a zero emissioni entro il 2050.
“Con le emissioni di gas serra del comparto che continuano a crescere, la decarbonizzazione del settore marittimo diventa una priorità e l’idrogeno rappresenta un’alternativa energetica promettente. Grazie al progetto e-SHyIPS acquisiremo conoscenze per accelerare i processi autorizzativi che ne consentano l’utilizzo”, conclude Cigolotti.
Nel contesto del progetto si è tenuto di recente a Bruxelles un workshop internazionale sulla decarbonizzazione del settore marittimo, con l'obiettivo specifico di identificare le principali barriere all'uso dell'idrogeno come combustibile navale. Gli armatori hanno evidenziato il costo ancora elevato dell'idrogeno, mentre le autorità portuali hanno segnalato le criticità legate alla trasformazione dei porti in hub energetici. Inoltre, è stata sottolineata l'importanza di un programma di investimenti pubblici che permetta all'Europa di assumere un ruolo di leadership nel settore dell'idrogeno marittimo.