Dopo la sperimentazione di entrambe le tecnologie nel laboratorio di test di Ecospray, l'impianto pilota è stato installato, per circa 2 mesi, su una nave commerciale per testare le soluzioni in condizioni reali.
Ecospray, società italiana specializzata in soluzioni integrate per la riconversione sostenibile delle industrie marittime e terrestri, ha annunciato ad Atene (Grecia) la finalizzazione delle sue due prime tecnologie di Carbon Capture per il settore navale. Come spiega una nota della società, saranno disponibili sul mercato a partire dal primo trimestre del 2024 e consentiranno di catturare, in condizioni specifiche, fino all’80% della CO2 emessa durante la navigazione. La sperimentazione delle nuove tecnologie, nella fase di laboratorio, si è avvalsa della collaborazione dell’Università di Torino.
Ad Atene, Ecospray ha riunito gli stakeholder del settore per parlare di decarbonizzazione. Durante il seminario “Capture the future: evolution and technologies for decarbonization” la società ha presentato i risultati della fase di testing, condotta nel corso del 2023, che ha portato all’industrializzazione delle due tecnologie per la Carbon Capture.
Ecospray ha sviluppato un impianto pilota con due tecnologie innovative di cattura della CO2 tramite assorbimento chimico, nello specifico con ammine o con idrossido di calcio. Dopo la sperimentazione di entrambe le tecnologie nel laboratorio di test di Ecospray, l'impianto pilota è stato installato, per circa 2 mesi, su una nave commerciale per testare le soluzioni in condizioni reali.
Gli obiettivi della fase di testing - spiega la nota - sono stati ampiamente raggiunti con rendimenti di cattura fino all’80%. Grazie ai dati rilevati è stato possibile ottimizzare il design dei componenti e la loro selezione, nonché migliorare il processo, assicurando così la sostenibilità del progetto sia per l’azienda che per il mercato. Sono già stati completati progetti specifici per dimensionare gli impianti in grado di catturare fino a 2.000 tonnellate di CO2 per singolo viaggio.
Questa tecnologia si basa sull’assorbimento chimico della CO2 mediante una soluzione di ammine. L’impianto pilota ha confermato la fattibilità del processo sviluppato da Ecospray che si discosta in modo importante da quello convenzionale utilizzato per applicazioni terrestri. Il nuovo sistema è di facile applicazione in ambito navale e garantisce un risparmio energetico di almeno il 10-15%, rispetto al processo convenzionale di rigenerazione ad alta temperatura.
In questo caso, la CO2 reagisce con il latte di calce. L’anidride carbonica viene quindi “convertita” in carbonato di calcio, un materiale solido. Nella fase di testing della tecnologia sono stati ottenuti livelli molto alti (90-95%) di conversione del reagente, questo conferma un’ottimizzazione del processo già molto avanzata.
Ecospray, sta inoltre sviluppando una terza tecnologia che prevede la cattura della CO2 con celle a combustibile a carbonati fusi (MCFC). Questa soluzione è al centro del CapLab, il laboratorio congiunto di Ecospray e Università di Genova. L’inizio della fase di industrializzazione di questa tecnologia è previsto per il 2025.