Edison, rinnovabili e downstream spingono Ebitda a 1,2 mln/euro, utile a 486 mln

30 ott 2023
Il Gruppo rivede le stime di crescita dell’EBITDA da 1,6 miliardi di euro ad almeno 1,8 miliardi di euro al 31 dicembre 2023, rispetto a 1,1 miliardi di euro del 2022.

Edison al 30 settembre 2023 registra una crescita del 35% dell’EBITDA a 1.267 milioni di euro da 938 milioni di euro dello stesso periodo del 2022. Al risultato - spiega una nota che comunica i risultati dei primi 9 mesi del 2023 - hanno contribuito soprattutto le attività rinnovabili, che lo scorso anno avevano risentito in particolare di una idraulicità inferiore alle medie storiche; l’apporto positivo delle attività Gas&Power (B2B e B2C), che lo scorso anno registravano l’impatto negativo del rialzo dei prezzi sulla marginalità delle vendite, in parte assorbito dal Gruppo per limitare le ricadute sui clienti finali; e la solida la performance dei servizi energetici e ambientali nelle vendite alla Pubblica Amministrazione, grazie anche alla variazione di perimetro avvenuta nel settore dell’illuminazione pubblica. Le attività gas, escludendo il forte impatto negativo generato dalla mancata consegna di GNL dagli Stati Uniti, hanno beneficiato significativamente delle azioni di ottimizzazione del portafoglio.

I ricavi di vendita di Edison si sono attestati a 14.103 milioni di euro da 22.842 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022. Tale riduzione è riconducibile in particolare alla contrazione dei prezzi e dei volumi del gas naturale e della produzione termoelettrica, in parte compensata dall’incremento di quella rinnovabile (+21,4%) che ha beneficiato della ripresa dell’idroelettrico (+42,8%) e dell’aumento della generazione eolica, anche a seguito della variazione di perimetro avvenuta a luglio 2022.

Edison fa poi sapere di aver chiuso i primi nove mesi del 2023 con un utile di 486 milioni di euro rispetto a 265 milioni di euro dello stesso periodo del 2022, che registrava un impatto negativo dei decreti “extra-profitti”. L’indebitamento finanziario al 30 settembre 2023 presenta un saldo a credito per 117 milioni di euro, rispetto a un debito pari a 477 milioni di euro al 31 dicembre 2022, grazie alla significativa generazione di cassa dettata dai buoni risultati della gestione operativa. Condizione questa che consente al Gruppo di rafforzare ulteriormente la sua posizione nei business della transizione energetica.

Alla luce dei risultati dei primi nove mesi del 2023, pur in un contesto di mercato che permane caratterizzato da un’elevata incertezza economica e geopolitica, oltre che da una persistente volatilità dei prezzi, il Gruppo rivede le stime di crescita dell’EBITDA da 1,6 miliardi di euro ad almeno 1,8 miliardi di euro al 31 dicembre 2023, rispetto a 1,1 miliardi di euro del 2022.