"Serve rendere più attrattivi gli incentivi per l'efficientamento energetico", dice Floriana Tomassetti, amministratore unico della Esco Ecosfera Servizi, commentando gli ultimi dati della Corte dei Conti.
"Serve invertire la tendenza sull'utilizzo dei fondi per l'efficientamento energetico: le imprese del settore e le pubbliche amministrazioni hanno una occasione unica per contribuire alla sostenibilità del Paese, ma occorre rendere più attrattive alcune delle misure sino ad oggi adottate. Pensiamo, ad esempio, al 'Fondo Nazionale per l’efficienza energetica', istituito dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, con la gestione di Invitalia. Il Fondo, ad, oggi, si è rivelato uno strumento poco efficace". E' quanto dice Floriana Tomassetti, amministratore unico della Esco Ecosfera Servizi. commentando gli ultimi dati della Corte dei Conti, che ha rilevato come solo 2,8 milioni di euro, sui 310 stanziati, sono stati erogati per finanziare progetti di efficientamento o di riduzione dei consumi energetici.
Inoltre, spiega Tomassetti, "si è rivelata quasi inesistente la richiesta di fondi da parte della PA a cui, insieme alle Esco (Energy Service Companies), era destinata la misura. I magistrati contabili hanno inviato al Mase una serie di raccomandazioni per rendere la misura più attrattiva e, come impresa che opera in campo energetico, auspichiamo una decisa inversione di tentenza e un ripensamento che vada incontro alle reali esigenze delle imprese e dei fruitori finali. Occorre investire anche sulla diffusione della cultura dell'efficientamento energetico, strumento importantissimo per la transizione ecologica ed il raggiungimento degli obiettivi di carattere ambientale imposte dai cambiamenti che sperimentiamo ogni giorno".