Per le micro, piccole e medie imprese, sono previste agevolazioni come fondo perduto, prestito al tasso dell'1,5%, e abbattimento dei costi di garanzia. Per le grandi imprese, l'agevolazione si limita al prestito a tasso particolarmente vantaggioso, coprendo fino all'80% dell'investimento
A febbraio 10 milioni di euro alle imprese che effettuano investimenti in efficientamento energetico. È quanto annuncia la Regione Liguria. L'iniziativa è stata avviata dall'assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alessio Piana, attraverso lo strumento finanziario previsto nell'azione 2.1.2 del PR FESR 2021-2027.
"Produrre meglio e consumare meno: è l'obiettivo che, in linea con lo schema di Piano Energetico Ambientale Regionale 2030, stiamo da tempo perseguendo per aiutare le imprese a ridurre le emissioni e a contenere i costi energetici. Questi nuovi 10 milioni di euro, che includono tra i potenziali beneficiari anche il mondo della grande impresa per la parte a finanziamento agevolato, si aggiungono a quelli attivati nei mesi scorsi in favore esclusivo delle micro, piccole e medie e degli enti locali", ha dichiarato l'assessore regionale allo Sviluppo economico e all'Energia Alessio Piana.
"L'invito è quello di sfruttare questa opportunità, che sarà attiva a partire dal prossimo 16 febbraio, che combina strumenti agevolativi come il fondo perduto (a copertura del 43% dell'investimento), il finanziamento a tasso agevolato (a copertura del 45% dell'investimento) e l'abbattimento dei costi di garanzia per rinnovare energeticamente i propri immobili aziendali", ha aggiunto l'assessore.
L'amministrazione regionale – si legge nella nota – mira a ridurre di almeno il 30% le attuali emissioni inquinanti degli stabilimenti attraverso uno strumento finanziario. Per le micro, piccole e medie imprese, sono previste agevolazioni come fondo perduto, prestito al tasso dell'1,5%, e abbattimento dei costi di garanzia, coprendo l'88% degli investimenti per migliorare l'efficienza energetica o per l'adeguamento/sostituzione di macchinari. Per le grandi imprese, l'agevolazione si limita al prestito a tasso particolarmente vantaggioso, coprendo fino all'80% dell'investimento.
Sono ammissibili ad agevolazione interventi avviati, purché non conclusi a partire dal 1° luglio 2023 per le micro, piccole e medie imprese, mentre la retroattività parte dal 17 gennaio 2024 per le grandi imprese. Gli interventi – si legge nella nota – comprendono la riqualificazione energetica degli immobili (coibentazione dell'involucro edilizio, sostituzione serramenti e superfici vetrate, pareti ventilate/giardini verticali/tetti verdi/opere per apporti termici gratuiti, sistemi schermanti, climatizzazione passiva, ristrutturazione impianto termico, sistemi di controllo automatizzato, efficientamento illuminazione o sistemi di trasporto interni, rete di teleriscaldamento diretta all'autoconsumo) e la riqualificazione energetica degli impianti produttivi (digitalizzazione, building automation, misurazione intelligente) con sostituzione di impianti e macchinari con nuovi e più efficienti.
Le imprese interessate possono presentare la domanda esclusivamente online tramite il sistema "Bandi online" di Filse, nel periodo compreso tra il 16 e il 29 febbraio 2024. A partire dal 12 febbraio sarà attiva la modalità offline per iniziare a preparare la candidatura.