Nell'ambito di un progetto transfrontaliero per una maggiore indipendenza energetica dell'Europa centrale
Elevion Group, fornitore europeo di soluzioni end-to-end per la decarbonizzazione e l'efficienza energetica, è entrato nel progetto di efficienza energetica nel Nord Italia che consiste nella costruzione e gestione di 7 unità di cogenerazione in 4 siti con una capacità installata di oltre 26 MWe. Elevion Group gestirà questi impianti insieme a EnerProject, la ESCo, basata a Trieste, che ha sviluppato il progetto.
Le unità saranno installate lungo l'oleodotto SIOT-TAL e potenzialmente potranno essere alimentate in futuro a biometano. TAL (Transalpine Pipeline Route) è una infrastruttura energetica lunga 753 km che collega il porto di Trieste con l'Europa centrale, coprendo il fabbisogno petrolifero dell'Austria (90%), della Repubblica Ceca (50%) e della Germania meridionale (100%). Il Gruppo TAL è costituito da tre società che operano nei Paesi attraversati dall’infrastruttura e in Italia è rappresentato dalla Società Italiana per l'Oleodotto Transalpino S.p.a. (SIOT).
Queste unità di cogenerazione ad alta efficienza produrranno energia elettrica per alimentare le pompe che trasportano il petrolio attraverso le Alpi; l'energia termica recuperata sarà utilizzata per riscaldare il greggio e ridurne la viscosità, facilitandone così la circolazione lungo l'oleodotto, consentendo minori consumi e una maggiore capacità di trasporto verso l'Europa centrale.
"Le unità di cogenerazione sono un elemento molto importante per la transizione energetica perché l'energia viene prodotta dove viene anche utilizzata, senza bisogno di trasporto. Sono anche pronte a funzionare a biometano per ridurre ulteriormente l’impronta di carbonio di SIOT in futuro. Questa forma di generazione, distribuita e flessibile, è complementare allo sviluppo delle energie rinnovabili", afferma Jaroslav Macek, CEO di Elevion Group.
"Stiamo lavorando a questo progetto dal 2018 e siamo entusiasti di iniziare la collaborazione con Elevion Group. Abbiamo scelto questo importante operatore internazionale anche per il suo know-how e la sua attenzione al biometano" conclude Paolo Pacorini, CEO di EnerProject, che rimarrà partner al 30% del progetto.